Giorgio e Toni. Massimo e Gino. Due storie d’amore e un giorno in comune: il 31 ottobre. Quello del 1980, quando i cadaveri di Giorgio Agatino Giammona (25 anni) e Antonio Galatola (15 anni) vengono ritrovati a Giarre, in provincia di Catania, in mezzo a un terreno di campagna, mano nella mano.
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E il 31 ottobre 2020, quando nello stesso Comune si uniscono civilmente Massimo Milani e Gino Campanella, compagni di vita da 42 anni, tra i fondatori di Arcigay, a Palermo. “In un giorno di violenza, volevamo regalare un gesto d’amore”, ha dichiarato la coppia a Fanpage.it.
La storia di Giorgio e Toni ha segnato non solo il 1980 in Sicilia, ma l’intera storia del movimento Lgbt+ in Italia. “Erano due ragazzi molto diversi – racconta a questa testata Paolo Patanè, ex presidente di Arcigay nazionale, originario di Giarre e per anni unico omosessuale dichiarato della città – Mi ricordo il Ciao guidato da Giorgio, spesso con Toni alle sue spalle. Venivano da due contesti sociali differenti: Giorgio figlio di una famiglia di commercianti, avevano un negozio di articoli musicali; Toni, invece, aveva alle spalle un contesto più difficile, meno fortunato. Forse la loro storia aveva dato scandalo perché restituivano l’immagine di una coppia: non erano amanti, erano innamorati”.
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