Sono tantissimi gli uomini che stanno subendo violenza in queste ore dalla polizia in Marocco, paese dove l’omosessualità è reato, dopo che una campagna social ha rivelato l’orientamente sessuale di centinaia di persone.
Tutto è iniziato quando l’influencer transgender, Sofia Taloni, ha invogliato le persone a trovare il gay più vicino grazie ad un app.
TUTTO È NATO COSÌ: Marocco, influencer transgender parla alle donne e spiega come scovare i gay nascosti sulle app: “Potrebbe essere vostro marito o vostro figlio” (VIDEO)
“Vi mostreranno – ha detto in un video – la vera natura delle persone che vi sono vicino. Potrebbe mostrarti tuo marito nella tua camera da letto, potrebbe mostrarti tuo figlio che potrebbe essere in bagno”.
Molte donne hanno seguito le indicazioni della ragazza ed hanno scaricato le varie app di incontri.
Risultato? molti utenti sono stati messi alla gogna. A tal punto che uno studente, tornato dalla Francia a causa della pandemia, si è ucciso dopo essere stato identificato come gay .
Ong e intellettuali si sono mobilitati per lanciare l’allerta. Hicham Tahir, scrittore marocchino che risiede in Francia, ha reso pubblico il caso via Twitter: “È una caccia alle streghe. Le foto sono diffuse in rete da omofobi“.
Le conseguenze sono terribili: ricatti, minacce, denunce. Si è espresso anche un portavoce del gruppo Lgbt+ locale Nassawiyat, che ha dichiarato alla Thomas Reuters Foundation: “Questi uomini sono vittime di bullismo e ricatti. Con il blocco in atto per il Coronavirus, alcuni di loro non sanno dove andare”.
«Quello che abbiamo visto è solo la punta dell’iceberg, molte persone soffrono in silenzio», ha spiegato Mouti, portavoce di un gruppo Facebook Lgbt, alla Bbc.