Dalla sceneggiatrice del La favoritadi Yorgos Lanthimos un nuovo tuffo nelle corti nobiliari del ‘700, e di nuovo in quella francese dominata dalla figura di Marie Antoinette alla quale Sofia Coppola nel 2006 dedicò una rilettura pop interpretata da Kirsten Dunst.
Un progetto che ha conquistato la BBC, che si è assicurata la serie in otto parti di Deborah Davis. E che la sta attualmente girando nelle sale in cui un tempo visse la sposa del re di Francia Luigi XVI, inclusi i castelli di Versailles, Vaux-le-Vicomte, Lésigny, Champs e Voisins, nonché gli studi di Bry-sur-Marne.
L’attrice tedesca Emilia Schüle e l’attore britannico Louis Cunningham sono stati scelti nei ruoli principali di Maria Antonietta e Luigi XVI, con Jack Archer e James Purefoy in ruoli aggiuntivi. Dietro la macchina da presa, dirigeranno Pete Travis e Geoffrey Enthoven, a partire da una sceneggiatura di Louise Ironside, Avril E. Russell e Chloë Moss.
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Maria Antonietta aveva appena quattordici anni quando lasciò l’Austria per sposare il Delfino di Francia, dove crebbe circondata delle regole della prepotente corte francese e le pressioni per perpetrare la genealogia borbonica con un erede maschio. Ancora oggi acclamata come icona di stile, è ricordata a distanza di secoli per il suo carisma, desiderio di indipendenza e le tante voci che hanno minato la sua reputazione alle corti di Versailles.
Una storia piena di opportunità per una narrazione coinvolgente, che sembra che la Davis abbia voluto sfruttare per rendere questa rivisitazione la più femminista delle narrazioni dell’esperienza di Maria Antonietta come regina di Francia.