L’intelligenza artificiale è entrata a tutti gli effetti anche nel mondo della musica creando canzoni che mai avremmo potuto ascoltare.
Mentre gli artisti lavorano duramente per produrre nuova musica e aumentare il loro numero di passaggi in streaming, l’intelligenza artificiale invece ottiene milioni e milioni di ascolti online senza il minimo sforzo dell’artista, e senza il suo guadagno.
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Tra i personaggi più gettonati online troviamo Mariah Carey. L’artista, grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale, ha “cantato” canzoni come “My Heart Will Go On” e “To Love You More” di Celine Dion, “Listen” di Beyonce, “Run To You”, “I Will Always Love You”, “I Wanna Dance With Somebody” e “I Have Nothing” di Whitney Houston, “Just Give me a Reason” di P!nk , “Together Again” di Janet Jackson e “One Last Cry” di Brian McKnight. Sotto trovate tutti i brani elencati. Cosa ne pensate? Il risultato non è sorprendente?
Secondo un rapporto di Music Business Worldwide, il gigante dello streaming cinese Tencent Music Entertainment (TME) ha registrato e pubblicato oltre 1.000 nuove canzoni che presentano voci generate dall’intelligenza artificiale che imitano la voce umana.
La tecnologia utilizzata
Le canzoni utilizzano la “tecnologia di sintesi vocale brevettata” di TME, Lingyin Engine, che si dice sia in grado di replicare le voci dei cantanti della vita reale per produrre canzoni originali in qualsiasi genere e lingua.
È in grado di replicare le voci di cantanti reali per produrre canzoni originali in qualsiasi genere e lingua., e Tencent l’ha utilizzata anche per sviluppare voci sintetiche che ricreano il timbro inconfondibile delle voci di diverse star della musica scomparse, come la compianta cantante cinese Anita Mui, celebrità asiatica che rivoluzionò lo stile gangtai e si distinse come la ‘Madonna dell’Asia’ per l’esibizione della sua femminilità, i costumi audaci e potenti, spettacolari performance.
Allarme pirateria musicale
“Esistono servizi online che, presumibilmente utilizzando l’intelligenza artificiale (AI), estraggono, o meglio, copiano, le parti vocali, strumentali o parte degli strumenti da una registrazione sonora e/o generano, masterizzano o remixano una registrazione da molto simile o quasi buono come le tracce di riferimento di artisti selezionati e ben noti per la registrazione del suono”: cosi la RIAA, Recording Industry Association of America ha lanciato l’allarme.
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