Marco Colizzi, autore e regista dello spot dedicato alle unioni civili, si unisce civilmente al suo compagno e lancia un forte messaggio contro Giorgia Meloni.
Il 20 ottobre 2024, presso Casina Poggio della Rota a Bassano Romano, Marco Colizzi, noto autore e regista dello spot del 2016 a sostegno delle unioni civili, ha celebrato la sua unione civile con il compagno. Durante il ricevimento, Colizzi ha preso la parola per fare una dichiarazione forte e significativa, mettendo in evidenza il suo impegno per i diritti LGBTQ+ e sottolineando la distanza tra le sue posizioni e quelle del governo attuale.
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Prima dell’inizio della festa, Colizzi ha letto alcuni versi dal libro Perché siamo così, scritto da un monaco benedettino e donatogli come regalo di nozze. Il regista ha dedicato la lettura alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affermando che non avrebbe mai voluto la sua presenza alle proprie nozze, in quanto non gode del rispetto suo e del suo compagno.
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Nel suo discorso, Colizzi ha richiamato l’attenzione sul progresso civile a livello internazionale, citando come esempio positivo il primo ministro finlandese Sanna Marin, cresciuta in una famiglia arcobaleno composta da due donne. Ha poi concluso con un messaggio diretto a Meloni: “Giorgia, se c’è arrivata la Chiesa, arrivaci anche tu; è finito il medioevo.”
Con queste parole, Colizzi ha voluto sottolineare la necessità di superare i pregiudizi e le divisioni che ancora caratterizzano il dibattito sui diritti LGBTQ+ in Italia, offrendo un messaggio di inclusione e progresso.
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