Manuel Foffo è stato condannato a 30 anni con rito abbreviato per l’omicidio di Luca Varani, avvenuto il 4 marzo dello scorso anno. È ritenuto colpevole di omicidio volontario aggravato dalla crudeltà. A pronunciare la sentenza il gup Nicola Di Grazia, che ha accolto la richiesta della procura e ha anche condannato Foffo al risarcimento danni in separata sede da liquidarsi al padre e alla madre della vittima. In attesa che si instauri il giudizio civile, il Gup ha fissato una provvisionale immediatamente esecutiva di 100mila euro ciascuno per i genitori. “Sono amareggiato, non è giustizia piena – ha detto il padre della vittima – questi omicidi non possono essere giudicati col rito abbreviato”. In questo modo Foffo ha avuto la riduzione di un terzo della pena, mentre col rito ordinario avrebbe rischiato l’ergastolo. Quella notte Prato si fece accompagnare dall’amico in un albergo di piazza Bologna, dove sabato, a quanto raccontò, avrebbe tentato il suicidio con un mix di alcol e barbiturici. Foffo invece passò la notte nell’appartamento del massacro, dormendo su un divano, a pochi metri dal cadavere. La mattina del 5 marzo, Foffo raccontò al padre quanto accaduto e decise di costituirsi. Fu lui a portare i carabinieri nella casa dove il corpo della vittima giaceva da un giorno e mezzo. Quando gli inquirenti gli chiesero perché avesse ucciso il giovane, lui rispose solo: “Volevamo fare male…a qualcuno”.