Sono già tante le adesioni alla manifestazione “Mano nella mano, contro l’omofobia“, che sabato prossimo 29 settembre è stata organizzata a Grezzana da Arcigay Verona Pianeta Milk e dal Circolo Pink di Verona.
Oltre alle due associazioni organizzatrici, hanno aderito Potere al Popolo Verona, Antéros Lgbti Padova, Sat Pink Verona – Servizio Accoglienza Trans, Studenti Per – Accademia di Belle Arti di Verona, Unione degli Universitari – Udu Verona, Rete degli Studenti Medi Verona, Lieviti Associazione Blgti+ (Arcigay), Liberi e Uguali – Verona, Collettivo Kosmos, Pink Refugees Verona, Partito Comunista Italiano, Federazione Giovanile Comunista Italiana, Possibile Verona, Assemblea 17 dicembre, Chiesa Pastafariana Italiana e Asu – Associazione Studenti Universitari. Tutte parteciperanno al corteo che sabato dalla 15 partirà da Grezzana e raggiungerà Stallavena, così da dimostrare solidarietà ad Angelo e Andrea, la coppia omosessuale aggredita per la seconda volta nel veronese.
E vuole essere vicina ad Angelo e Andrea anche la senatrice Monica Cirinnà, che martedì ha incontrato la coppia aggredita a Verona. Un occasione anche per presentare la manifestazione di sabato, alla presenza anche di Flavio Romani, presidente nazionale di Arcigay.
“Noi eterosessuali – ha dichiarato la Cirinnà – noi persone che stanno nelle istituzioni dobbiamo iscriverci, militare nelle associazioni LGBT. Come accadeva un tempo con le associazioni che si occupavano di razzismo e dei diritti delle donne. Sono queste battaglie di libertà che qualificano l’azione politica di chi sta nelle istituzioni. Non si sta nelle istituzioni solo per i propri interessi ma per dire che sono di tutte. Io sono qui per dirvi che questa è la città in cui un ministro, appena si è insediato, ha detto che le famiglie arcobaleno non esistono. Mi sono dovuta mettere una maglietta per andargli a dire ‘guardi un po’, sono senatrice pure io, guardi un po’, come fa a dire che le famiglie arcobaleno non esistono, proprio lei che è il ministro della famiglia’. ‘Lei che giura sulla Costituzione, sull’articolo 3 che parla di uguaglianza e continua a dire che un pezzo di quelle famiglie di cui si DEVE occupare non esistono? Mica glie l’ha ordinato il medico, di non occuparsene. Mica glie l’ha ordinato chi le canta la messa in latino tutte le mattine alle 07:00, di non occuparsi delle famiglie arcobaleno‘. Penso che siamo tutti parlamentari di uno Stato laico. Se loro parlano dell’articolo 29, della famiglia naturale che tanto gli piace io gli rispondo con l’articolo 7, che separa nettamente le attività dello Stato da quelle della chiesa, dimostrando che il nostro è uno Stato laico. Sono felicissima che ci siano parlamentari protestanti, buddisti, valdesi, cattolici praticanti e non credenti. Io ce l’ho la mia bibbia, è la costituzione, e nella costituzione ci sono i diritti di tutti e l’uguaglianza per tutti. Se fai parte di un Governo questo te lo devi ricordare‘.