Stefano Gabbana lancia la t-shir: “I am a man, I am not a gay”. “La parola gay è stata inventata da chi ha bisogno di etichettare e io non voglio essere identificato in base alle mie scelte sessuali. Sono un maschio – ha aggiunto Gabbana – il resto non conta”. Questa è la ragione che ha spinto lo stilista a “creare” questa t-shirt che tanto sta facendo discutere (qui la storia).
Fabrizio Marrazzo, Portavoce del Gay Center, si è espresso in merito all’intervista rilasciata dallo stilista al Corriere.it dove dichiara: “Non voglio essere chiamato gay, perché sono un uomo” . Tantissime le risposte del popolo LGBT alle forti dichiarazioni dello stilista come quella del portavoce del Gay Center.
“Oggi sono stato sommerso da messaggi di persone lesbiche, gay e trans indignate dalla intervista di Stefano Gabbana. – scrive Marrazzo – Purtroppo non è la prima volta che un personaggio famoso in quanto gay voglia esprimere i suoi pensieri, spesso in contrasto con il sentire della nostra comunità. Ognuno è libero di esprimere quello che pensa, ma è giusto che chi si occupa quotidianamente come noi di migliaia di persone che vengono discriminate faccia chiarezza su molti aspetti. Quindi cercherò punto per punto di far capire perché il pensiero di Gabbana non è condivisibile.
Ma Marrazzo non è l’unico, anche il presidente di Arcigay Napoli, Antonello Sannino, si è espresso in merito con i seguenti post: “Dire io sono GAY non è un etichetta, ma è una grande conquista prima personale e poi una grande battaglia vinta sul piano politico, culturale e sociale. – scrive il presidente di Arcigay Napoli e aggiunge – È inaccettabile che, un pagliaccio pieno di soldi, che confonde l’omosessualità con il maschile e femminile, voglia dare lezioni di vita. Le dichiarazione di Stefano Gabbana sono criminali se si pensa, per un solo momento, a quanti ragazzine e quante ragazzine ogni giorno faticano terribilmente a dire: ” io sono gay “, orgogliosamente gay.”
La replica dello stilista arriva tramite social: “Mi fa piacere che vi sentiate ONORATI di essere IDIOTI!!! 😂😂😂😂 siate contenti che vi ho dato VISIBILITÀ!!! ❤️❤️❤️ amate e non odiate ❤️ ‘PERDE LE STAFFE’😂😂😂😂 nn avete ancora capito niente di me ❤️VI AMO”
“Subire cyberbullismo da Stefano Gabbana è una medaglia – scrive Sannino – resistere al populismo ignorante e retrogrado di questo Paese, nel quale una mamma ti mette fuori di casa a 18 anni perché sei GAY ( Good As You!) anche se magari indossi una mutanda con l’#etichetta D&G da 60 euro!
Per Stefano Gabbana è come se non fosse mai esistito #Stonewall e tutto ciò che oggi gli consente di vivere serenamente ( spero per lui ) la sua omosessualità”.
Gabbana risponde postando la foto della t-shirt e specifica: “non è in vendita! I’m a man!”
“Ora sono anche PRO OMOFOBIA 😳😳😳- scrive lo stilista su Instagram – ma questi sono totalmente deficienti 😂😂😂😂 AMATE E NON ODIATE ❤️ #BOYCOTTDOLCEGABBANA 😂😂😂😂❤️❤️ ( state tranquilli, IO NON MI ARRABBIO MA MI DIVERTO MOLTO)“.