È uscito Too Late, il nuovo singolo di Nitro, con la collaborazione di Madame e la produzione di Mike Defunto.
Il rapper veneto ha raccontato così le tematiche affrontate nella canzone: “Avete presente quelle notti in cui non riuscite a dormire e dovete trovare un modo per sfogarvi? Ecco, ‘Too late’ è una di quelle notti per me e Francesca (Madame). È una notte per chi crea e non sopporta il fatto di vedere il tempo passare senza aver avuto l’occasione di lasciare un segno, per sé e per gli altri”.
Madame spiega perché non vuole rifarsi i denti
Il pezzo è nato quasi dal nulla: “Lei è venuta senza sapere niente di quello che avrebbe ascoltato, le ho fatto sentire questo pezzo. Dopo le prime due note del ritornello ha detto: voglio fare questa canzone”. E nel mentre Nitro si sta preparando per le prime sei date dell’Outsider Winter Tour. Prima, però, c’è tempo per riflettere sullo stato del rap di oggi. Ha affermato: “Sono pochi i rapper che fanno pezzi di denuncia sociale, eppure gli argomenti non mancano. Adesso siamo nell’epoca post-covid, post-crisi, c’è la guerra. Servirebbe un po’ di rabbia. Vorrei sentire qualcosa. Sono veramente pochi i ragazzi che lo fanno. Però sono pochi che mi fan venire le lacrime agli occhi, la rabbia che mi dava il rap una volta”.
“Twitter mi odia, è un mondo che non mi vuole”: la confessione di Madame
Nitro dal canto suo è diventato un fenomeno di questo mondo da giovane, giovanissimo: “A volte è strano avere solo 30 anni e avere già 5 dischi solisti alle spalle, comunque vivi delle fasi che i tuoi coetanei vivono dopo, a parte in rari casi. Forse prima di me solo Ensi e Mondo Marcio erano rapper under 21 che erano esplosi. Tutti gli altri erano già più grandicelli, invece adesso è un po’ il pane quotidiano che ci siano ragazzi molto giovani, cosa super positiva, perché ti permette di entrare subito in questo ambiente. Però d’altra parte puoi trovarti che non sai dove andare a 25 anni, se sei uscito a 16 anni sono già nove anni che sei in giro”.
La difficoltà è reinventarsi e trovare nuove strade, ma nulla è forzato:“Sono un artista al contrario: di solito un artista dice quello che prova, si sfoga nelle canzoni magari un po’ meno di successo e poi fa la hit per stare tranquillo. Io invece le poche volte che mi esprimo, faccio delle canzoni che toccano. Mi piace questa mia dimensione, sinceramente. Non mi vedo a cantare la canzone che parla dell’estate, se non in maniera malinconica”.