Giulia Cerasoli per Chi
Alla soglia dei 64 anni l’intensità di ogni emozione viene quintuplicata, i momenti di gioia finiscono per trasformarsi quasi sempre in lacrime, piango più spesso di quanto non facessi un tempo… Sono passati quasi trent’anni. Non ho rimpianti. Mi guardo intorno e vedo un’Italia diversa, migliore di com’era un tempo, ma ancora giovane e molto insicura, proprio come mia figlia. Chi sono, mi domando, e che cosa sono diventato? Non lo so. Sono un uomo. Soltanto un uomo. Un uomo onesto».
Luigi Di Maio: “La famiglia è fatta da mamma e papà”
Così termina il primo libro del ministro degli Esteri ed ex capo politico dei Cinquestelle, Luigi Di Maio. Con una previsione sulla sua vita tra 30 anni (con moglie e figlia ventitreenne in riva al mare), visto che ne ha appena 35 e già traccia un bilancio in Un amore chiamato politica, Piemme editore. Il sottotitolo, La mia storia e tutto quello che ancora non sapete, è una promessa. Mantenuta: il ministro si confessa a “Chi”. E rivela pettegolezzi, errori e retroscena inaspettati.
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Domanda. C’è stato un momento, quando era al liceo, in cui ha pensato: «Io qui a Pomigliano D’Arco non resto. Sono destinato a fare altro…».
Risposta. «Non ho mai sentito il desiderio di evadere: il mio obiettivo era aiutare il mio territorio. Mi sono impegnato per migliorare le cose. Tanti i problemi, dalla “terra dei fuochi” ai giovani senza lavoro… Poi però sono andato oltre. Ma tornerò, anche per dare il mio contributo dal punto di vista imprenditoriale».
D. Quante volte ha avuto paura in questi anni?
R. «La paura fa parte di noi. Ho compiuto scelte importanti assumendomi delle responsabilità. La mia paura è non riuscire a dare il massimo. E mi stimola a fare meglio».
D. Nel libro affronta il tema della sua presunta omosessualità. Perché lo ha fatto?
R. «Mi ha colpito il fatto che credessero di diffamarmi definendomi omosessuale… Io sono totalmente etero e confesso di non avere mai provato pulsioni differenti. Quindi, essendo un personaggio pubblico, la considero solamente una notizia falsa: infatti sono felicemente fidanzato con Virginia… L’idea che tentassero di denigrarmi in questo modo è figlia di un modello culturale inaccettabile nel 2021: in un altro Paese moderno, come il nostro, sarebbe impensabile».
D. Non è il solo, comunque…
R. «Lo so. La voce ha cominciato a circolare perché si parlava dell’omosessualità dichiarata di Rocco Casalino. Ma è gravissimo che se ne parli con un’accezione negativa: è sintomo di discriminazione».
D. I suoi genitori: due figure che pesano in maniera differente sulla sua formazione.
R. «Mia madre è la dolcezza e l’amore. La saggezza. Una presenza irrinunciabile anche quando ho fatto degli errori. Per mio padre non è mai abbastanza: da circa 10 anni lo vedo meno, è contento, ma colgo sempre da parte sua…. Insomma, per lui devo comunque sempre fare di più».
D. Con Virginia vi sposerete?
R. «Dopo 10 anni di sfide, conquiste, delusioni e risalite, posso dire che il più grande atto di coraggio sarà diventare marito e padre. Non c’è incarico di governo che tenga di fronte a questi impegni familiari. Crescere un figlio è la vera sfida».
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