L’attrice che sarà premiata per la carriera a Venezia racconta il suo privato in una intervista. Il percorso di transizione della figlia Ruby ha fatto capire a Jamie Lee Curtis che la vita è una metamorfosi continua.
«Abbiamo osservato con meraviglia e orgoglio il processo attraverso il quale nostro figlio è diventato nostra figlia Ruby». Jamie Lee Curtis, 62 anni, racconta così la storia della figlia in un’intervista al magazine Aarp. L’attrice, che sarà premiata per la carriera alla Mostra del Cinema di Venezia l’8 settembre prossimo, è sposata con il regista e attore Christopher Guest ed entrambi non hanno fatto mancare il proprio affetto alla figlia.
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La Curtis e Guest ora hanno due figlie, Ruby e Annie, di 25 e 34 anni, entrambe adottate da neonate. Ruby, che lavora come editor di videogame, e il fidanzato si sposeranno l’anno prossimo e sarà l’attrice a officiare la cerimonia.
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Nell’intervista la Curtis ha spiegato di aver compreso molto durante il percorso della figlia nella transizione di genere. «Ho buttato via le vecchi idee e ho imparato invece che la vita è una metamorfosi costante». Già in passato aveva sostenuto la comunità LGBTQ+. Non aveva però mai parlato pubblicamente della figlia e della esperienza personale.
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L’attrice, figlia di Tony Curtis e Janet Leigh, non ha però timore nel raccontare il suo privato, in particolare a raccontare delle sue dipendenze. «Sono sobria da 22 anni e sarei morta sicuramente se non avessi eliminato questa dipendenza». Nel suo passato ci sono tante anche droghe come la cocaina, uno dei suoi fratelli è morto per overdose, e gli antidolorifici.
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In questa vita di continue trasformazioni e ruoli diversi Jamie Lee Curtis, da sempre sostenitrice di cause e associazioni per l’infanzia, deve ancora diventare nonna. «Non lo sono ancora, ma spero di diventarlo presto».