Lo chef di Netflix Gabriele Bertaccini ha fatto coming out, rivelando ad Anthony Ramos per GLAAD, un’organizzazione no-profit di attivismo LGBT, gay e sieropositivo. Il 35enne imprenditore e chef originario di Firenze vive con i suoi tre adorati pastori australiani tra Los Angeles e l’Arizona. Il titolare di due aziende Il Tocco e Culinary Mischief, che offrono cene e percorsi gastronomici non solo negli Usa ma in tutto il mondo, ha rilasciato dichiarazioni molto intime e sofferte.
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Lo chef dello show targato Netflix “Say I Do”, in italiano il titolo è “Vuoi Sposarmi? Matrimoni A Sorpresa – ha confessato – Say I Do è uno show che riguarda l’amore, la vulnerabilità, la capacità di ripresa e la speranza. Sono tutti concetti che ho fatto miei, qualche anno fa, quando mi è stato detto che ero sieropositivo”.
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“L’HIV non è qualcosa che mi avrebbe segnato come persona, perché sono rimasto lo stesso di prima. È importante stare vicino a tutti coloro che scoprono di avere questo virus, è fondamentale per il loro percorso”. Ha scritto lo chef.
Bertaccini ha raccontato di essere stato fortunato ad avere avuto un compagno di stanza più grande, anche lui sieropositivo, che gli ha offerto supporto durante il periodo iniziale della diagnosi, che si è rivelato molto difficile. Bertaccini ha osservato che, nonostante tutti i progressi della medicina compiuti negli ultimi 40 anni per quanto riguarda l’HIV, l’unica cosa che non è migliorata è il marchio che rimane sulla pelle da parte della società e la diffidenza verso chi convive con il virus.