Il progetto “Bulimia Project” ha interpellato l’intelligenza artificiale per ricreare quelli che sarebbero l’uomo e la donna perfetti e dimostrare come questi software diffondano dei canoni estetici irreali prendendo spunto proprio da ciò che vediamo costantemente sui social media.
L’IA ricrea l’uomo e la donna perfetti
Come il progetto si aspettava l’intelligenza artificiale ha creato l’uomo e la donna perfetti sulla base di standard irreali e in particolare secondo il canone estetico occidentale.
“Le donne sono apparse più magre in quasi tutte le immagini create da Dall-E 2, Stable Diffusion e Midjourney, ma quest’ultimo ha proposto le rappresentazioni più irrealistiche del corpo femminile. Lo stesso si può dire per i fisici maschili generati, che sembrano tutti versioni photoshoppate di culturisti.” Si legge sul sito di “Bulimia Project” che ha pubblicato le seguenti foto:
The Bulimia Project asked AI what a “perfect human” looks like. It revealed our unrealistic beauty standards. pic.twitter.com/y6j9NMAxWN
— Not By AI (@NotByAIBadge) May 23, 2023
La ricerca ha creato diverse immagini per arrivare alla conclusione che la maggior parte di queste proponeva corpi e visi con caratteristiche comuni: le donne hanno carnagione chiara oppure olivastra e in generale, anche per l’uomo, dai tratti caucasici.
The Bulimia Project has released a new study examining how artificial intelligence has perceived the “ideal” body based on social media data.
READ MORE: https://t.co/yXtrzEfRPE#TheProjectTV pic.twitter.com/nKJPB8vUE8
— The Project (@theprojecttv) May 17, 2023
Non solo, questi ideali vengono anche caricati da un punto di vista sessuale, presentando corpi palestrati. Ecco come viene spiegato sul sito:
“Considerando che i social media utilizzano algoritmi basati sui contenuti che ricevono il maggior numero di visualizzazioni, è facile intuire perché i rendering dell’IA risultino più sessualizzati. Ma possiamo solo supporre che il motivo per cui l’intelligenza artificiale ha prodotto così tante versioni strane dei fisici che ha trovato sui social media è che queste piattaforme promuovono tipi di corpo non realistici, tanto per cominciare.”