È uscito il 5 aprile su Netflix How I’m feeling now, il documentario su Lewis Capaldi che dà anche il nome a un brano dell’artista. Il cantautore scozzese racconta il suo successo e le aspettative che pubblico e critica hanno sul suo nuovo album (in uscita a maggio 2023), ma soprattutto si mette a nudo rispetto alla malattia con cui convive: la sindrome di Tourette.
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Nei 90 minuti di girato Lewis Capaldi si sofferma molto spesso sull’attenzione che ha rivolto negli ultimi anni alla salute mentale. Non è la prima star che ha scelto di esporsi pubblicamente su un problema del genere: prima di lui lo hanno fatto anche Taylor Swift e Selena Gomez nei loro docu-film, e tanti altri colleghi. Cerchiamo allora di capire perché vale la pena vedere il documentario su Lewis Capaldi.
Lewis Capaldi, la malattia
L’album di esordio di Lewis Capaldi (Divinely Unispired to a Hellish Extent) è stato un successo mondiale. Uscito nel maggio del 2019 è stato il più venduto nel Regno Unito sia nel 2019 che nel 2020 e ha portato diversi brani in vetta alla classifica americana.
Durante gli anni della pandemia l’artista scozzese si è messo a lavoro sul secondo progetto discografico ma ha avuto non pochi problemi nella composizione, come racconta nel suo documentario.
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Le aspettative riposte nell’album e anche la difficoltà a gestire il successo ottenuto hanno reso evidenti alcuni tic nervosi anche durante le sue esibizioni. Nel corso della lavorazione del disco, i familiari e lo staff di Lewis Capaldi lo hanno quindi convinto a prendersi una pausa e, nel settembre 2022, è stato lui stesso ad annunciare sui social di soffrire della sindrome di Tourette.