Levante parla al Corrieredellasera.it di “Tikibombom“, il brano che poterà in gara al Festival di Sanremo 2020.
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“È una lettera a quattro persone che mi piacciono. C’è la mia visione, la descrizione delle loro fragilità, e poi quella che il mondo ha di loro. È una lettera rassicurante per dire che la diversità è ricchezza. Canto di chi resta indietro ma anche di chi vuole rimanerci, gli ultimi con orgoglio, quelli che si sentono poco capiti, messi in disparte ma si sanno fare forza – dichiara la cantante che poi aggiunge descrivendo le quattro persone – Un animale stanco, un’anima indifesa, il freak della classe preso in giro perché è una femminuccia e un’anima in rivolta rappresentata da una ragazza criticata perché ha la minigonna: gente che va in direzione ostinata e contraria per citare qualcuno”.
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“Critico l’omofobia, la società che vuole il maschio in un certo modo. È una questione di cultura e di educazione a partire dall’infanzia, dall’insegnare che il blu è per i maschi e il rosa per le femmine, che i primi sono forti e noi quelle deboli”.
Non ci resta che attendere che incominci il Festival per poter ascoltare questo brano che si preannuncia FORTISSIMO!!!!