La malattia resta sullo sfondo. In primo piano c’è solo il suo entusiasmo, appena mitigato dalle fatiche delle cure mediche: «Scusate se non apparivo da un po’, ma non mi sentivo tanto bene» dice il 9 marzo stropicciandosi gli occhi grandi. Gabriele vive a Milano, ha nove anni, un nome d’arte giocoso – «Lele Joker» – e un sogno da realizzare al più presto: «Voglio diventare un youtuber, e ci sto riuscendo». Vero, disinvoltura e bravura sono oggettive, Lele è sulla buona, anzi buonissima strada, «buca il video», strappa commenti commossi ed euforici. E mentre disserta sulla bellezza della vita quotidiana, sul piacere di mangiare patatine fritte (il cibo è una delle sue passioni) o su cosa è l’amore, scende una pioggia di «like».
Lele Joker è un motivatore naturale da far invidia a qualsiasi life coach: «Ragazzi, inseguite i vostri sogni, io ad esempio da grande voglio fare il dottore e questo farò, mi laureerò perché voglio aiutare le persone a stare meglio, inseguite i vostri sogni perché vi fa bene, stimola il vostro cervello». Dolcissime le sue riflessioni sui grandi temi, come l’amore: «Per i bambini l’amore è quando una persona ne bacia un’altra e baciandosi fanno un figlio». Spensierato, ma anche profondo: «Ho alcune cose che mi rendono triste – dice, commosso – io non ho una vita normale, ho tante cose a cui pensare, ma vi prego: non scrivetemi cose brutte, siete le mia forza». Solo sorrisi, questo vuole Lele. E tanti fan.