I peli pubici servono e a confermarlo sono i dermatologi, medici e ricercatori. Fungono da barriera difensiva per i genitali e riducono la infezioni quando si fa sesso, sopratutto nel contatto pelle a pelle, aiutano a proteggere dalle infezioni batteriche. La rimozione dei peli espone a maggiori dischi di contrarre malattie sessualmente trasmissibili. In alcune parti del mondo, l’abbondanza di peli pubici è segno di fertilità e quindi considerato attraente. In Corea del sud, ad esempio, i trapianti di peli pubici sono richiestissimi.
Curiosità:
Le prostitute: Prima che si scoprisse la penicillina, usata come cura per la sifilide, le prostitute usavano la parrucca di peli pubici per coprire i segni della malattia. Era usata anche sul palco dagli attori che ricoprivano ruoli femminili.
Non è vero che più li tagli e più si infittiscono. Ad una certa lunghezza, smettono di crescere. Possono essere di diverso colore rispetto ai peli del resto del corpo. Quando spuntano la prima volta, è segno che l’individuo è maturo, in genere pronto ad avere rapporti sessuali. Si assottigliano, o si perdono completamente, man mano che si invecchia, spesso a causa degli squilibri ormonali della menopausa.
Le donne si fanno la ceretta totale pensando sia più igienico. E’ esattamente l’opposto, sono i peli pubici a garantire protezione dai batteri. La ceretta è una rimozione coatta dei peli dal loro follicoli, causa microscopici danni, irritazione, infiammazione, il che rende la zona più sensibile e soggetta ad infezioni. Meglio farla ogni sei settimane, per far riprendere dal trauma la regione follicolare.