Leonardo ha 19 anni, ha appena posato per una campagna di intimo e ha tutti gli occhi puntati addosso. Il motivo di tanta curiosità è semplice: suo padre, Rocco Siffredi, re dell’hard, ha dichiarato al mondo: «Mio figlio è più dotato di me». E le “doti” di Siffredi sono note ma Leonardo smentisce e dichiara che…
«Papà ha un po’ esagerato», spiega Leonardo (che di cognome fa Tano, Siffredi è un nome d’arte) con tutta la naturalezza possibile, «non sono come lui, ma non mi lamento.
Neanche le ragazze si sono mai lamentate, al massimo qualcuna si è spaventata, all’inizio. Ma non ho le misure di mio padre». L’intervista, uscita su Chi, è stata la prima in cui il giovane ha parlato della sua vita privata e del suo rapporto con il padre…
«Parlo piano perché l’italiano è la mia terza lingua. Vivo a Budapest, all’università parlo inglese e a casa parliamo tutti ungherese a parte papà, che capisce, ma risponde in italiano».
Visto che non è timido e che ha goduto di un’ottima pubblicità, ha mai pensato di fare anche lei il pornoattore?
R. «Se me lo avesse chiesto qualche anno fa le avrei detto di sì. Allora andavo sui set, vedevo tutte quelle ragazze e pensavo che sarebbe stato divertente. Oggi ho preso una mia strada, la mia passione sono le moto e i motori, studio ingegneria meccanica, che è molto diversa dal mestiere che fa papà. Il pensiero di seguirlo, però, mi ha sfiorato».
Cosa significa avere Rocco Siffredi come padre?
R. «Fino a qualche anno fa lui era quello che ci faceva giocare, che ci faceva fare cose divertenti e folli. Oggi è più un “mentore”, abbiamo un rapporto adulto».
Ha mai visto un film di Rocco Siffredi?
R. «No, mai, ho visto solo le copertine dei film che ha girato, perché si trovavano in casa».
D. E altri film porno?
R. «Certo, sempre. Ma non film interi, piuttosto ho visto porno sui siti Internet».
Suo padre ha detto che il futuro è bisex, lei cosa ne pensa?
R. «Di sicuro il sesso è più libero, a volte sui social mi chiedono: “Sei gay?”, ma non mi ha mai attirato questa esperienza, non ho questa curiosità anche se conosco ragazzi gay e bisex che sono felici e io sono felice per loro».
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