Un altro diritto civile sarebbe in serio pericolo in Russia: a causa del calo demografico in tempi di mobilitazione, dei caduti al fronte e di un’ingerenza sempre maggiore della Chiesa Ortodossa, a vacillare sarebbe il diritto all’aborto.
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Lo racconta la Repubblica, che spiega come l’ultimo assalto sia arrivato dalla Repubblica di Mordovia, ovvero la prima regione della Federazione russa ad aver introdotto il «reato d’influenza all’aborto», fattispecie che proibisce di «influenzare» le donne a interrompere la gravidanza. Ma la graduale criminalizzazione della procedura è iniziata in concomitanza con l’invasione in Ucraina, quando il ministero della Sanità dal sostenere la pericolosità del divieto di aborto ha cominciato ad allinearsi con la Chiesa per sopperire alle perdite registrate sul campo di battaglia. Recentemente, il ministro della Sanità Mikhail Murashko ha definito la gravidanza una «responsabilità» delle donne nei confronti del Paese, che dunque dovrebbero lasciare studi e carriera per dedicarsi alla maternità.