Guai in vista per Beppe Fiorello: l’attore siciliano, attualmente nelle sale con la sua opera prima da regista Stranizza d’Amuri, ha infatti ricevuto dai legali di uno scrittore la richiesta di ritiro del suo film dal mercato per un’accusa di plagio che andrà ovviamente opportunamente chiarita dagli avvocati dei due.
Stranizza d’amuri, Beppe Fiorello: “Non è un film sui gay, racconto l’amore tra due persone”
Con dinamiche molto simili a quelle con cui uno scrittore ha chiesto un risarcimento ad Amazon per Gli Anelli del Potere, l’autore del romanzo Stranizza Valerio La Martire ha infatti puntato il dito contro il film di Fiorello per delle somiglianze a suo dire un po’ troppo evidenti tra le due opere (a partire, inutile dirlo, dal titolo stesso).
“Non ci sono finalità persecutorie, ma è indubbio il danno inflitto alla carriera di scrittore di La Martire” sono state le parole con cui Cristiana Massaro, legale dell’autore di Stranizza, ha commentato la vicenda. Al momento non c’è stata, da parte di La Martire, la richiesta di una cifra precisa come risarcimento, ma pare che un primo tentativo di conciliazione amichevole sia andato a vuoto dopo il netto rifiuto da parte degli avvocati di Fiorello.
“Si definì entusiasta del mio libro e chiese di conoscermi” ha detto La Martire dell’attore e regista, precisando poi di essersi sentito con lo stesso per definire la sceneggiatura del film salvo poi, senza troppe spiegazioni, esser fatto fuori dal progetto nel 2021. Verità o montatura? A deciderlo, a questo punto, sarà inevitabilmente un tribunale.