È un resoconto raccapricciante quello di Laura Ciriaco, semifinalista del talent canoro «The Voice 2018», aggredita qualche giorno fa fuori dal parcheggio di un supermercato a Melzo, in Lombardia.
Su Instagram la musicista riporta i dettagli dell’accaduto, rivolgendosi a tutti quelli che nell’indifferenza generale non l’hanno soccorsa.
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«Questa è la storia di Laura, 39 anni, alta 173 cm, in perfetta salute. Domenica mattina, alle 11 va a fare la spesa al Galassia di Melzo, c’è moltissima nebbia, il parcheggio del supermercato è strapieno, quindi è costretta a parcheggiare sul “retro”, diciamo nella parte un po’ più distante dall’ingresso ma comunque molto vicino al cancello di entrata e uscita, quindi è comunque un posto trafficato tra chi arriva e chi va», scrive nell’incipit la Ciriaco.
«La nebbia è molto molto fitta allora parcheggia proprio vicino ai carrelli cosi non dovrà fare chilometri a piedi per rimetterlo a posto poi. Scende dall’auto, fa il giro, apre l’altra portiera per prendere buste della spesa e la borsa, si gira per prendere il carrello.»
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«Un uomo, sbucato letteralmente dal nulla, alto, sembra giovane col volto quasi tutto coperto, occhi scuri, forse 20 secondi in tutto. Prova a strapparle di mano la borsa, d’istinto Laura oppone resistenza, in quel momento non lo sai mica che c***o dovresti fare, è l’istinto che ‘risponde’. Il primo colpo arriva dritto in volto spaccandole gli occhiali, poi calci e pugni e spintoni».
Dopo averle sottratto la borsa, Laura resta a terra inerme. «Infine ha la meglio lui. Laura molla la borsa e cade a terra. Grida aiuto, a terra, si tira su e continua a chiedere aiuto. Passano una, due, tre, quattro macchine, non si ferma nessuno.».
«Una domenica mattina, nell’orario di punta. Una sola telecamera all’esterno di un supermercato con un parcheggio grande più del doppio del supermercato stesso. Telecamera non funzionante.» «Chi rapina, per pochi spiccioli, probabilmente è un disperato, non lo so, certo che se usi cosi tanta forza non lo so, di aggettivi me ne verrebbero milioni.»
«Ma voi, quelli della ‘macchina 1’, ‘macchina 2’ e cosi via, che mi avete vista, a terra, a chiedere aiuto, mi avete guardata rallentando e avete tirato oltre, ecco, credo che il problema dell’essere umano risieda più lì, nel guardare il tuo prossimo in difficoltà e non muovere un dito, che non un disperato che per pochi euro è disposto a tutto».
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