Non so se ricordate il terribile discorso tenuto dal prete sardo Massimiliano Pusceddu, qualche tempo fa, durante il quale lo stesso ha esortato i fedeli della sua chiesa ad uccidere i gay perché “non hanno fede ed è Dio a dirci che meritano la morte”. Questa grave incitazione al genocidio ha ovviamente ricevuto delle simpatie da parte di Cascioli e di Adinolfi, mentre è toccato all’arcivescovo di Cagliari il prendere le distanze dalle affermazioni di Pusceddu chiedendo scusa a tutti i fedeli cristiani. Ebbene, dopo pochi mesi, il blog Riscossa Cristiana ritorna sull’argomento inneggiando il prete sardo a “vero e proprio martire” e condannando, invece, le parole dell’arcivescovo in quanto corrotto da una falsa morale. Secondo loro la comunità LGBTXYZ, sigla usata per ridicolizzare gay e lesbiche, è una minaccia per ciò che la Chiesa ha cercato per secoli di costruire e per questo deve essere eliminata. E non è tutto. Quello che fa preoccupare è la reazione di alcuni dei loro sostenitori!
“Il fatto più grave, di una gravità estrema, è il tradimento e l’apostasia dei pastori i quali, nella loro squallida viltà neanche sono sfiorati dal pensiero che proclamare la verità del vangelo come fa don Pusceddu significa divulgare la legge naturale, quella che Dio ha inscritto in tutto l’universo e che l’universo per sopravvivere, non può fare a meno di rispettare. Un mondo in cui tutto va al contrario perché questo vuole il suo malefico padrone che ha attirato dalla sua parte persino coloro che dovrebbero contrastarlo, come farà a salvarsi se a questi impavidi sacerdoti viene tappata la bocca?”. Io sinceramente di fronte a tali affermazioni preferisco non sprecare fiato (o meglio caratteri!). Credo fermamente che una giustizia divina esista e, quindi, lascio tutto in mano sua..!