Toni Brandi, il presidente dell’associazione anti-LGBT per eccellenza ProVita, si fa sentire ancora una volta e questa volta si vanta delle adeguate terapie “riparative” che l’associazione promuove. “Le deviazioni da questi schemi naturali provocano sofferenza alle persone, che vanno comprese, amate accettate e aiutate a superare le difficoltà, anche – se lo vogliono – con adeguate terapie riparative. Arcigay si inalbera contro chi vuole curare i gay, facendo finta di non comprendere che è solo e solamente nell’interesse della salute di chi si sente a disagio che certe terapie vanno promosse e prospettate” si legge in un comunicato sul sito di ProVita. Secondo l’associazione i gay non “sono persone normali“ e soprattutto non deve essere loro riconosciuto “il diritto costituzionale secondo il quale le persone LGBT dovrebbe poter godere della dignità sociale”. Brandi, poi, attacca i quasi 200 mila Euro di finanziamenti pubblici che figurano nel bilancio dell’Arcigay asserendo che “non si tratta di denaro proprio ma di denaro di tutti” e che questi soldi pagati da tutti i cittadini italiani non sarebbero dovuti entrare nelle casse di un’associazione che protegge solo una piccola minoranza. E pensare che ProVita è riconosciuta come ONLUS e che, quindi, accede all’8 per mille il ché vuol dire che viene finanziata con i soldi pagati anche dalle persone LGBT che tanto discriminano. Che schifo!