Lady Gaga è da sempre una delle popstar più patriottiche della sua generazione e della scena statunitense contemporanea. E questo non le ha certo impedito di crearsi dei nemici. Era il 2012.
A ricordare l’episodio è stata la stessa Lady Gaga in occasione di uno dei concerti della sua residency al Park MGM di Las Vegas. Manifestando il suo supporto all’Ucraina, la voce di “Poker face”, da sempre paladina del mondo lgbtq+, al quale ha dedicato anche lavori come “Born this way”, ha ricordato di quando, in occasione di un concerto in Russia, criticò le leggi anti-gay del Cremlino.
In Russia è vietato anche nominare l’omosessualità e Kasatkina, campionessa di tennis, fa coming out per sfidare la politica del suo paese!
Il tutto sperando di essere arrestata. Non avvenne: “Mi avrebbero dovuto arrestare in Russia quando ne hanno avuto la possibilità. Ho detto loro di ammanettarmi, mi sono presentata lì con le truppe. Sono stati stupidi quel giorno e continuano ad esserlo ancora oggi”. Era il dicembre del 2012, in occasione di un concerto a Mosca non le mandò a dire al governo russo: “Alzati, Russia. Hai una notte per diventare la voce della società, per l’eguaglianza a Mosca, l’eguaglianza in Russia. Quindi alzati per te stessa e per i tuoi amici. Dove sono tutti i miei figli gay stanotte? Stanotte questa è casa mia, Russia. E potete essere gay a casa mia. E se avrete mai bisogno di me, basta una telefonata”. La Russia la inserì subito in vetta alla lista degli artisti non graditi.