Come scrive il quotidiano, i thailandesi sono pronti per l’innovazione: nel 2015 è entrata in vigore una legge che vieta la discriminazione contro i membri della comunità LGBT nella società.
La violazione è punibile con una pena pecuniaria o con il carcere. Inoltre, nel 2017, la compagnia assicurativa Krungthai-AXA Life Insurance ha incluso persone di orientamento omosessuale nell’elenco dei beneficiari.
“Secondo il rapporto della Banca Mondiale “Sul coinvolgimento economico dei membri della comunità LGBT” in Thailandia, più di un terzo degli intervistati ha affermato che la discriminazione delle persone omosessuali nei luoghi di lavoro viene considerata accettabile in alcuni casi. Circa la metà degli intervistati thailandesi di orientamento sessuale non tradizionale ha affermato che si prepara ad affrontare difficoltà quando deve usufruire di servizi erogati da compagnie statali.
Il documento afferma inoltre che il tipo di attività dei rappresentanti LGBT è spesso limitato all’industria dell’intrattenimento, ed è piuttosto difficile trovare lavoro presso agenzie governative, istituzioni finanziarie o mediche.
Come notato, la nuova legge non risolverà tutti i problemi: per le coppie omosessuali sarà ancora vietato adottare bambini. Se la legge entrerà in vigore, il paese precederà Taiwan e diventerà il primo in Asia a consentire il matrimonio gay.