Alla Corte Costituzionale rumena è stato chiesto di pronunciarsi sulla richiesta di riconoscimento del matrimonio avanzata da due uomini che si erano sposati poco prima negli Stati Uniti e che vorrebbero risultare sposati anche nel proprio paese di origine. Se la Suprema Corte dovesse rispondere in maniera positiva, questo equivarrebbe al legalizzare le unioni omosessuali in tutto il paese. Il presidente della Corte Costituzionale, il giudice Valer Dordeanu, ha dichiarato che tutti i giudici, lui compreso, hanno bisogno di più tempo e di più informazioni per arrivare ad una decisione ed hanno chiesto nuovamente alla coppia di andare a spiegare e argomentare le proprie ragioni. “Questo è un caso che comporta scelte molto nuove e complicate per la società rumena”, afferma Dordeanu.
Secondo il presidente dell’associazione rumena sui diritti LGBT, Vlad Viski, “il prolungare la decisione sul se riconoscere o meno l’unione civile dei nostri due amici non farà altro che prolungare le forti ingiustizie che il popolo LGBT sta costantemente continuando a subire. Ma, dopo tanti anni di lotte e proteste, qualche settimana o mese in più ci può anche stare bene”. Il problema è che secondo i legali più esperti del mondo rumeno, è molto probabile che la Corte rigetterà in toto la richiesta della coppia gay. Non solo, a mettere i bastoni tra le ruote è (tanto per cambiare) la Chiesa Ortodossa che sta facendo firmare una petizione per bandire costituzionalmente i matrimoni omosessuali la quale ha trovato l’approvazione di ben 3 milioni di persone (quasi il 15% dell’intera popolazione rumena). Questa è veramente una brutta notizia. Io non riesco a capire. Con tutte le catastrofi che accadono al mondo e con tutto l’odio già presente l’istituzione Chiesa continua ad alimentarne altro invece di combatterlo! Vergogna.