Una ricerca pubblicata su Communications Psychology ha indagato il legame tra spese quotidiane e benessere emotivo, scoprendo che alcune scelte di consumo sono più efficaci di altre nel farci sentire meglio.
La chiave, però, risiede nel modo e nelle finalità con cui spendiamo i nostri soldi. Le esperienze, come viaggi, concerti o cene, tendono a offrire una gioia maggiore rispetto ai beni materiali. Ma c’è di più: donare denaro o fare regali agli altri può aumentare significativamente il nostro senso di soddisfazione. Questo accade perché tali azioni stimolano lo striato ventrale, un’area del cervello associata al piacere e alla ricompensa. In poche parole, donare fa bene non solo a chi riceve, ma anche a chi offre.
Lo studio:
L’esperimento ha coinvolto 200 persone di sette diversi Paesi, tutte con un account Twitter e una buona conoscenza dell’inglese. I partecipanti hanno ricevuto 10.000 dollari da spendere in tre mesi, con l’obbligo di destinare metà della somma ad amici, familiari o donazioni sui social.
I risultati:
Dopo sei mesi, i ricercatori hanno analizzato l’impatto delle spese sulla soddisfazione generale e sulle emozioni a lungo termine. È emerso che donazioni, regali e attività esperienziali sono le spese più capaci di generare felicità duratura. Gli acquisti per la cura personale e l’istruzione si sono classificati al secondo posto. Inoltre, i benefici emotivi sono risultati più intensi quando le donazioni erano fatte in privato, lontano dal giudizio altrui.
Lo studio ha anche rilevato differenze culturali: nei Paesi a reddito elevato, regali e spese per il tempo libero hanno avuto il maggiore impatto, mentre nei Paesi a reddito basso, le spese essenziali hanno portato maggiore soddisfazione.