Il consiglio regionale della Lombardia non concede quest’anno il patricinio gratuito al Milano Pride, la tradizionale parata organizzata dal Coordinamento arcobaleno a favore dei diritti Lgbt, in programma il prossimo 30 giugno. Determinante sull’esito del voto dell’Ufficio di presidenza del Pirellone, questa volta, è stata la decisione del vice presidente del consiglio regionale Fabrizio Cecchetti della Lega, che negli anni passati si era schierato a favore del sì.
“Non volevo che il mio voto venisse strumentalizzato”, si è difeso l’esponente del Carroccio vicino a Salvini, che è appena stato rieletto nel consiglio federale della Lega nel listino del segreterio riconfermato. “In questi anni sono stati fatti grossi passi avanti in materia di diritti vicili – dice – e ritengo che nel 2017 non abbia più senso aprire nuove polemiche pretestuose su questo tema”. Un volta faccia che, secondo l’opposizione di centrosinistra però è dovuto “all’effetto Salvini”.
A favore del patronicio al Pride si sono espressi Pd e Movimento Cinque stelle. Contro, il presidente del consiglio regionale ciellino, Raffaele Cattaneo di Lombardia popolare, e Daniela Maroni, della lista Maroni. In questo caso, secondo il regolamento, infatti, in caso di parità prevale il no.
Dura la reazione del presidente di Arcigay, Fabio Pellegatta. “Regione Lombardia non perde l’occasione per smentirsi. Ogni anno noi confidiano nel ruolo istittuzionale di una Regione che dovrebbe pensare tutelare i diritti di tutti i suoi cittadini. Il Pride è una manifestazione di liberà civiltà inclusiva e rispettosa di tutti i cittadini, ma evidentemente la Lombardia non condivide questi principi. Non credo ci sia molto da aggiungere oltre all’amarezza per una scelta che ha motivazioni che con la civiltà, la legalità e la costituzionalità non hanno nulla a che vedere”. Nel 2016 il Coordinamento arcobaleno si erano rifiutate di chiedere il patricinoio alla Regione, mentre nel 2015 il Pirellone aveva concesso il patrocinio alla manifestazione grazie al voto favorevole proprio di Cecchetti.
Ecco il messaggio degli amici del Milano Pride:
Apprendiamo con dispiacere il Non patrocinio della Regione Lombardia al #MilanoPride 2017
Il NO alla richiesta di patrocinio rappresenta un NO incomprensibile ad una festa laica e civile per l’affermazione dei diritti delle persone LGBT*, un NO ad una manifestazione inclusiva che intende diffondere la cultura della diversità e del rispetto verso ogni individuo.
È un NO ad una festa aperta a tutta la città di Milano, per ricordare al mondo che Milano è accogliente, è inclusiva, è rispettosa delle diversità. È un no a quella Milano che vuole confrontarsi da pari con le metropoli multietniche e multi culturali del mondo, senza gli assili di un bigottismo provinciale e ipocrita che utilizza i temi della diversità per una bassa propaganda politica. Siamo fiduciosi che il rifiuto del patrocinio della regione diverrà un motivo in più per partecipare numerosi al milano pride 2017 e per dimostrare che milano e la lombardia non sono rappresentati da questo volto politico.