Quella di Elizabeth Harmon, campionessa di scacchi, è una storia di genio e solitudine, di un’inconciliabilità profonda tra il talento pratico e la capacità sociale di un individuo. Un tema già sfruttato al cinema, ma quallo che è fa la differenza, in Elizabeth Harmon, è la fame di bellezza. È il bisogno di un riscatto che passi (anche) attraverso la materialità di un’esistenza confusa, dove il glamour è bagnato dall’alcol e i rumori di un mondo indecifrabile sono attutiti dalla carezza verdognola di un tranquillante.
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Elizabeth Harmon, nei suoi capelli rossi, è stata figlia di una madre fragile, che alla promessa di una vita insieme ha preferito il suicidio. È stata orfana, una delle ventuno trovatelle costrette a dividere una stanza. Poi, è stata «fenomenale». E di questa sua natura, del talento e della sofferenza umana, racconta La Regina degli Scacchi, la serie Netflix del momento.
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L’appuntamento per vedere “La Regina degli Scacchi” è su Netflix.
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