La Milano Woman Fashion Week, al tempo del Coronavirus, si potrebbe riassumere con il titolo di una canzone dei Queen datata 1991: Show Must Go On. Nemmeno i comuni lodigiani in quarantena e l’assalto ai supermercati lombardi hanno fermato il grande spettacolo della moda milanese. Il timore di essere esposti al contagio non ha fermato il bisogno di scoprire le ultime tendenze proposte dai più grandi designer italiani, da parte di fashionisti e influencer, arrivati da ogni parte del globo per l’occasione.
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Con mascherine alla bocca, e smatphone alla mano, i presenti alle sfilate si sono messi all’opera per raccontare ogni minimo dettaglio in presa diretta. Io mi chiedo che senso abbia assistere ad un evento e perderne la magia per l’insensato protagonismo di postare foto e stories sui social, con l’intento di esibire, a chi nemmeno vi considera, una mondanità ai limiti delle vostre possibilità! Tornando alla moda, unica e vera protagonista di questa settimana, devo confessare il mio disgusto per alcune collezioni viste sulle passerelle. Quella della maison Gucci è stata la peggiore in assoluto. Caro Alessandro Michele, ancora non ti sei stancato di propinarci il solito e vecchio stile, visto e rivisto ad ogni stagione, ormai triste e banale? Ora, capisco che non hai nulla di nuovo da presentare agli addetti ai lavori, ma ti consiglio di impegnarti di più se vuoi risollevare, ancora una volta, le sorti di un’azienda in calo di fatturato. Ne convieni anche tu che abitini da vecchia zia, merletti ingialliti, e foulard dai colori agee, non vi faranno più guadagnare come un tempo? Suvvia Lallo, è arrivato il momento di prendersi una vacanza dalla moda! Un’altra delusione è arrivata da Moncler e dai suoi piumini oversize. Per quanto tempo ancora, secondo il brand, dovremmo vestirci da clochard? Non basta creare un accessorio, come la borsetta dagli evidenti richiami anni ’40, per cambiare il mood del brand. A mio avviso si dovrebbe cambiare il designer! Moschino, come sempre del resto, mi è piaciuto moltissimo. Jeremy Scott sa essere ironico e irriverente, e le sue mini-crini, tanto amate da Gianni Versace negli anni ’90, hanno portato una ventata di glamour settecentesco durante questa settimana! Bellissima e super attuale la giacca dal volume over proposta da Max Mara e indossata dalla stupenda Kaia Gerber. Quando si parla di capospalla, l’azienda creata da Achille Maramotti rimane il top di gamma. Il Mood alla Rolling Stones di Ermanno Scervino si è rivelato un vero cambio di rotta da parte dell’azienda toscana, che ha proposto dei tailleur morbidi in gamba e composti da tessuti lussuosi. Giorgio Armani, a porte chiuse ma in streaming su tutte le piattaforme digitali, ha proposto una donna sofisticata e di classe. In ogni stagione dimostra di essere l’unico stilista capace di proporre il buon gusto. Sarà l’unico capace di vestire le donne del prossimo inverno, rendendole così affascinanti e carismatiche, e sarà il solo a regalare loro l’allure della seduzione.