Selvaggia Lucarelli commenta così su Facebook le foto del lato b più chiacchierato di Hollywood, quello di Kim Kardashian: “A me della cellulite sul culo della Kardashian frega meno di zero, anche perché tra lei e le sue sorelle non c’è un pezzo di corpo e faccia che non sia stato limato, tagliato, cucito, strizzato, modificato, photoshoppato, quindi la domanda su cosa ci fosse di vero in lei non mi ha mai tolto il sonno.”
“Il punto non è la cellulite e manco il fatto che abbia usato Photoshop – continua – per far credere a tutti di essere perfetta. Quello lo fanno più o meno tutte, capirai che novità. Non capisco lo stupore dalla stampa, per dire. Il punto è che Kim Kardashian insegna una cosa molto più pratica: puoi avere tutti i soldi che vuoi e trascorrere metà della tua vita tra chirurghi e massaggiatori, puoi provare tutte le creme e i trattamenti estetici più innovativi, puoi avere chi ti promette miracoli e chi ti garantisce che “non è cellulite, è ritenzione idrica”, ma nonostante tutto, la cellulite sul culo resta lì, piantata come lo studente davanti al carro armato in piazza Tienenmen.”
“E se Kim fosse furba – conclude la Lucarelli – capirebbe che sarebbe piaciuta di più a tutti (donne comprese) nel mostrarla fiera, che nel massacrarsi l’esterno coscia con liposuzioni invasive e nel gonfiarsi le chiappe come fossero ruote di una bicicletta. Dai Kim, puoi competere con Rihanna a numero di follower, ma con la cellulite deponi le armi, damme retta. Tanto sei bona lo stesso e fidati: agli uomini, vai più che bene pure così. Tutte andiamo bene pure così. E se non gli andiamo bene, è perché non cercavano una donna, ma un culo. In quel caso, non ci siamo perse niente.”