Lo scorso 14 marzo Tysen era a scuola quando è stato informato che la sua fidanzata, una ragazzina di 13 anni, si era tolta la vita. In preda al panico, il giovane Tysen, è tornato a casa è si è tolto la vita nella sua cameretta. A trovare il corpo è stata la madre del ragazzo, Katrina Goss, che ha chiamato immediatamente i soccorsi: il ragazzino è rimasto in coma in ospedale fino a martedì, quando i medici ne hanno dichiarato il decesso.
Adesso la madre ha dichiarato al New York Post che non si fermerà fino a quando non avrà giustizia per il suo bambino: “Quella ragazzina ha fatto uno scherzo fingendo di essersi uccisa e i suoi amici, tramite i social, hanno fatto credere a Tysen che fosse così. Mio figlio è tornato a casa e si è impiccato perché voleva seguirla. Ha comprato un cellulare da un amico e ha iniziato a scriversi segretamente con questa ragazza più grande di lui contro la mia volontà – continua il racconto di Katrina – Non l’ho mai conosciuta. L’ho intravista qualche volta quando andavo a prendere Tysen alla Bothwell Middle School. Non riesco a capire come si possa ordire un simile scherzo. Sono distrutta per ciò che è successo e voglio giustizia: a 13 anni si è consapevoli delle scelte che si fanno e lei ha approfittato dell’ingenuità di mio figlio per manipolarlo. Quello che è successo non va preso alla leggera. Lei dovrebbe essere ritenuta legalmente responsabile per questo scherzo orribile“.
Il capitano Mike Kohler, del dipartimento di polizia di Marquette, ha reso noto che le indagini sulla morte di Tysen sono ancora in corso: se verrano accertate le sue responsabilità, la ragazza potrebbe essere processata come un’adulta. In attesa di risposte, Katrina ha deciso di portare avanti il ricordo di suo figlio affiancandolo a una nuova missione: “Vorrei invitare i genitori a controllare i figli e a metterli in guardia dai pericoli e dalle insidie che possono trovare su internet e sui social. Inoltre voglio esortare le famiglie a parlare con i loro ragazzi per fare capire loro che la vita è il bene più prezioso che abbiamo. Il bullismo uccide”.