Continuano le polemiche su “House of Gucci”, il film di Ridley Scott con Lady Gaga e Adam Driver.
Questa volta è Patricia Gucci, pronipote di Guccio Gucci e cugina di Maurizio, a riaccendere il fuoco delle critiche al progetto cinematografico. La donna ha detto all’Associated Press: “Siamo davvero delusi. Parlo a nome della famiglia. Stanno rubando l’identità di una famiglia per trarre profitto, aumentare i guadagni del sistema hollywoodiano. La nostra famiglia ha un’identità, privacy”. E ha ammesso che stanno valutando la possibilità di procedere per vie legali per difendere l’immagine della dinastia…
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La famiglia Gucci teme che il film superi il confine della mera rappresentazione di cronaca dell’omicidio del presidente della casa di moda Maurizio per mettere il naso invece in affari privati. Per questo la stessa famiglia ha chiesto al regista Ridley Scott il rispetto di tale privato. Il film, che dovrebbe arrivare nei cinema il 24 novembre, è basato sul libro “The House of Gucci: A Sensational Story of Murder”, che parla dell’omicidio di Maurizio nel 1995 ed ha come protagonista Lady Gaga, nel ruolo di Patrizia Reggiani, condannata a 26 anni per essere stata la mandante del delitto.
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Nelle dichiarazioni rilasciate all’Associated Press, Patricia Gucci ha anche detto di aver fatto un tentativo con la moglie di Ridley Scott, Giannina Facio, per avere dei chiarimenti sullo scopo del film ma che finora non ha avuto risposte. Lo sfogo della figlia di Aldo Gucci, primogenito di Guccio Gucci, fondatore della Casa di moda ha toccato anche la scelta degli attori a cui è stato affidato il ruolo dei membri della dinastia, in particolare di Al Pacino (Aldo Gucci).