Una denuncia, la prima e, forse, la più forte, è stata fatta da Rupert Everett. «Se lavori nel cinema, un mondo aggressivamente eterosessuale e sei gay, prima o poi finisci con lo scontrarti con un muro di mattoni», ha spiegato l’attore, che all’apice della propria carriera ha deciso di fare rendere pubblica la propria omosessualità.
Rupert Everett: “Hollywood è omofoba e i gay vengono trattati come cittadini di seconda classe”
Un atto d’amore e di onestà nei confronti del pubblico, ha dichiarato allora Everett, cui Hollywood si è opposta con la stessa fredda chiusura che Kate Winslet ha detto vedere riservata ad attori più e meno noti.
«Non saprei dirti quanti giovani attori io conosca – qualcuno famoso, qualcun altro agli inizi – e sappia essere spaventati dal fatto che la loro sessualità possa essere rivelata e possa, in qualche modo, ostacolarne la carriera, impedendo loro di ottenere ingaggi per ruoli eterosessuali», ha detto l’attrice, in un’intervista concessa a The Sunday Times.
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«Un attore molto famoso ha appena preso un agente americano che gli ha detto: “Capisco tu sia bisessuale, ma non pubblicizzerò la tua sessualità”. Posso pensare almeno a quattro attori che nascondono il proprio orientamento sessuale. Ed è doloroso. Non vogliono essere scoperti. Ed è quello che dicono: “Non voglio essere scoperto”», ha continuato Kate Winslet, spiegando come l’ostracismo di Hollywood nei confronti degli omosessuali sia un fenomeno rivolto per lo più agli uomini.
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«È tremendo. Hollywood dovrebbe lasciarsi alle spalle il vizio di chiedersi: “Può quell’attore all’apparenza gay interpretare un eterosessuale?”. Dovrebbe essere illegale, invece è molto diffuso […] io non voglio condurre un attacco nei confronti di Hollywood, ma mi piacerebbe che si parlasse dei giovani attori, vorrei che per loro ad Hollywood ci fosse meno giudizio, meno discriminazione, meno omofobia», ha concluso l’attrice.