Johnny Depp ha vinto, Amber Heard lo ha diffamato: la giuria del processo di Fairfax in Virginia ha raggiunto il verdetto.
Questo il verdetto della giuria dopo sei settimane di processo e 13 ore di deliberazioni in camera di consiglio. Amber ha accolto a capo chino la lettura della sentenza.
Johnny e’ ancora in Gran Bretagna e poco prima della lettura del giudizio a lui favorevole era stato fotografato in un pub di Newcastle. L’attore aveva fatto causa all’ex moglie chiedendo “almeno” 50 milioni di dollari di danni sulla scorta di un op-ed da lei firmato sul Washington Post nel 2018. L’articolo intitolato “Ho parlato contro la violenza sessuale e dovuto far fronte alll’ira della nostra cultura. Questo deve cambiare” non menzionava Depp per nome. Amber aveva rilanciato con una controquerela quando un avvocato di lui aveva definito le sue accuse “un imbroglio”.
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Amber Heard dovra’ pagare all’ex marito 15 milioni di dollari di danni per averlo diffamato: una cifra inferiore ai 50 milioni chiesti dall’attore ma pur sempre gigantesca e piu’ del doppio degli alimenti ricevuti al momento del divorzio. Anche Johnny Depp dovra’ risarcire Amber Heard seppure in misura minore di quanto tocchera’ a lei. I giurati hanno assegnato infatti all’attrice un compenso di 2 milioni di dollari per quando l’avvocato dell’ex marito ha definito “un imbroglio” le sue accuse.
Ecco le sue parole:
Sei anni fa, la mia vita, la vita dei miei bambini, la vita delle persone a me più vicine e anche la vita di chi per molti molti anni mi ha sostenuto e ha creduto in me, è cambiata per sempre.
In un batter d’occhio.Accuse false, molto serie e criminali sono state mosse contro di me attraverso i media, che hanno innescato una raffica di parole cariche di odio nei miei confronti, anche se nessuno mi ha mai fatto causa. Avevano già fatto il giro del mondo due volte in un nanosecondo e hanno avuto l’impatto di un terremoto sulla mia vita e la mia carriera.
E sei anni più tardi, la giuria mi ha restituito la vita. E io le sono umilmente grato.
Conoscendo molto bene la portata degli ostacoli che avrei incontrato e sapendo che la mia vita sarebbe diventata uno spettacolo per il mondo intero, ho preso la decisione di intraprendere questa azione legale solo dopo un’attenta riflessione.
Dall’inizio, l’obiettivo di questa azione legale è stato far uscire la verità, a prescindere dal guadagno. Far uscire la verità era una cosa che dovevo ai miei figli e a tutti quelli che non hanno mai vacillato nel sostenermi. Ora mi sento in pace, sapendo che finalmente ho raggiunto il mio scopo.
Sono, e sono stato, sopraffatto dalle dimostrazioni di affetto e dall’incredibile sostegno e dalla gentilezza che ho ricevuto da ogni parte del mondo. Spero che la mia battaglia per la verità abbia aiutato qualcun altro, uomini o donne che si sono trovati nella mia stessa situazione, e che coloro che li sostenevano non abbiano mai gettato la spugna. Spero anche di poter tornare innocente fino a prova contraria, tanto in tribunale quanto per i media.
Desidero ringraziare il nobile lavoro del giudice, della giuria, dello staff del tribunale e degli Sceriffi che hanno sacrificato il loro tempo prima di arrivare a questo risultato, e al mio diligente e deciso team legale che ha fatto uno straordinario lavoro nell’aiutarmi a raccontare la verità.
Il meglio deve ancora venire e un nuovo capitolo è finalmente cominciato per me. Veritas numquam perit.
La verità non muore mai.