Se non fosse il primo caso, se il mondo del calcio fosse più inclusivo, non se ne parlerebbe. Invece, il ritorno del centrocampista ceco Jakub Jankto in Italia fa registrare un primato: è una novità assoluta, per la Serie A, vedere giocare sui propri campi un calciatore dichiaratamente omosessuale.
In arrivo altri coming out nel calcio? Jakub Jankto: “Tanti calciatori gay, spero che il mio gesto li aiuti”
Il centrocampista ceco, lo scorso febbraio, aveva rivelato al suo allenatore allo Sparta Praga: «Sono gay». Poi aveva condiviso la notizia con i suoi compagni di squadra e, infine, al mondo intero. Il video del discorso di Jankto fece il giro del mondo: «Voglio essere libero», disse. Sono rari i coming out di calciatori in attività, certamente il centrocampista sarà il primo nella storia del campionato italiano. Dopo la stagione in prestito allo Sparta Praga – Jankto era di proprietà del Getafe -, vestirà la maglia del Cagliari di Claudio Ranieri. L’allenatore della squadra neopromossa aveva già allenato, per due stagioni alla Sampdoria, il centrocampista ceco. Jankto è una vecchia conoscenza della Serie A: oltre alla maglia della Sampdoria, prima di trasferirsi in Spagna, aveva vestito la divisa dell’Ascoli e dell’Udinese.
“Tutto quello che è espressione della sincerità deve essere visto come un fatto positivo. Quando non si riesce e a dire la propria scelta di vita significa che il paese non è ancora maturo e completamente democratico”. Lo ha detto il ministro per lo sport e per i giovani, Andrea Abodi, parlando del coming out del calciatore Jankto. “Prendo questa sincerità come un’espressione positiva, di fiducia e di speranza, che si possa poter fare della propria vita ciò che si vuole senza che si determini una reazione. Credo nella supremazia del rispetto come valore assoluto di qualunque scelta e diversità“, ha concluso.