Proprio così, un ragazzo su tre rischia l’infertilità e a dirlo è PresaDiretta, il programma di RaiTre, dove Lisa Iotti approfondisce le cause nell’inchiesta “Ciao Maschio”, che potrebbero alterare il sistema ormonale dei ragazzi italiani.
Le insidie potrebbero nascondersi negli oggetti che usiamo ogni giorno, anche quelli che possono sembrarci innocui come i prodotti per la cura del corpo. Oggi, il rischio di infertilità, potrebbero essere dato dalle sostanze chimiche che interferiscono e alterano il sistema ormonale.
Il livello di testosterone degli uomini di 60 anni, oggi, è molto più basso di quello che avevano i loro padri quando avevano la stessa età. E una coppia su cinque incontra problemi, quando decide di avere un bambino. Il tasso di infertilità, negli ultimi 20 anni, è raddoppiato, e molto spesso i problemi sono dell’uomo, anche quando non lo si dice. Per diventare genitori, le coppie ricorrono alle tecniche di fecondazione assistita, che possono essere molto complesse e macchinose, e che sono costose. Nei ragazzi di oggi cambia anche lo standard delle misure antropometriche, come la lunghezza del pene, di quasi un centimetro rispetto al passato. Poi ci sono casi più estremi di uomini che sviluppano il seno. Gli esperti parlano di «femminilizzazione del maschio», e non solo per gli uomini, ma anche per i pesci. E, anche se gli scienziati sono al lavoro per individuare le cause, non è ancora stata trovata una risposta al problema.
“Abbiamo delle prove evidenti – spiega la dottoressa Anna Maria Andersson – che, negli animali, l’esposizione ad alcune di queste molecole durante la gravidanza causa seri problemi di fertilità alla prole di sesso maschile”. Anche i filtri UV contenuti nelle creme solari hanno la capacità di penetrare nel sangue, e sembra che possano interferire con gli ormoni maschili, compromettendo la qualità dello sperma. “I filtri contro i raggi ultravioletti – spiega – sono fondamentali perché ci proteggono dal rischio di melanoma. Ma quello in pochi sanno è che molti di questi filtri sono utilizzati anche per proteggere i prodotti, per esempio i divani, perché non si scoloriscano al sole, o le tende. Quindi, mettetevi la crema protettiva per stare al sole, perché è necessaria, ma non usate detersivi per il bucato con filtri UV per proteggere i colori dei vestiti, perché penetrerebbero nel vostro organismo”.
E quali sono, allora, le sostanze da evitare, o almeno da limitare? L’altro problema è che non c’è un elenco che lo stabilisca una volta per tutte: in Europa manca dal 1999.