La denuncia è gravissima: ieri sera, nel corso di un incontro tra le ragazze della squadra giovanissime (tra i 13 e i 15 anni) del Torino calcio femminile, e una squadra maschile, la Bruinese, di pari categoria in un torneo a Giaveno i tifosi si sono scatenati in insulti omofobi pesantissimi verso le ragazze. A farla è il presidente del Torino calcio femminile Roberto Salerno, ex senatore di Alleanza nazionale ed ex calciatore professionista (ha giocato nell’Alessandria).
Salerno ha ritirato la squadra dal torneo e scrive in un post su facebook : “Il Torino Calcio Femminile presenterà, nelle prossime ore, un esposto alla Procura Federale in quanto non intende far passare inosservate le gravissime discriminazioni omofobiche subite dalla Squadra Giovanissime (di età compresa tra i 13 e 15 anni) durante la partita giocata ieri contro la Bruinese (maschile), nel corso del torneo di categoria di Giaveno. Secondo una precisa ricostruzione, la squadra avversaria, con i suoi giocatori e dirigenti nonché con la sua tifoseria ha, ripetutamente, fatto oggetto le ragazze del Tcf di gravissime espressioni omofobiche e di scherno che hanno obbligato i nostri dirigenti a richiedere, addirittura durante la partita, l’intervento del direttore di gara. Questa condotta gravissima è iniziata prima della gara e si è protratta anche dopo il suo termine con il concorso di persone maggiorenni, condizionando gravemente il normale svolgimento di una competizione sportiva e turbando la sensibilità delle ragazze. Verrà richiesto l’intervento dei vertici della Figc oltre che l’apertura di un immediata inchiesta della Procura Federale”.
Il presidente della Bruinese Andrea Taramasco ha però negato le accuse e annunciato a sua volta azioni legali contro Salerno: “La società – scrive Taramasco – nega in modo inequivocabile le pesanti accuse mosse nei propri confronti dal presidente Salerno. Alla luce delle testimonianze dei presenti all’incontro e degli organizzatori del torneo, la Polisportiva si dichiara assolutamente estranea ai fatti e si avvarrà dei propri legali affinché la verità sia portata alla luce. E’ increscioso accusare la Bruinese che da anni agisce sul territorio promuovendo eventi di carattere sociale ed educativo, come il trofeo femminile che si sta disputando in questi giorni, il trofeo delle donne in programma per il 26 maggio e il torneo ‘un calcio al bullismo’ fissato per il prossimo 1 giugno”.
Questo sarebbe l’ennesimo episodio di intolleranza nel calcio minore piemontese dopo gli insulti omofobi ai giovani calciatori del Settimo perchè indossavano le magliette fucsia. E dopo che un altro calciatore era stato invece picchiato dopo la partita per aver difeso un compagno di colore dagli insulti razzisti.