Susan Meachen, scrittrice americana, ha inscenato la sua morte lasciando credere ai suoi fan per due lunghi anni che si fosse tolta la vita a causa di atti di bullismo da parte dell’editoria statunitense. Due settimane fa, però, la ricomparsa sui social con un messaggio eloquente: “Ho pensato di farlo milioni di volte”. La storia
Dapprima l’annuncio della sua morte, giunta tramite un presunto suicidio, poi la ricomparsa sui social network e la dichiarazione della sua “resurrezione”. È bufera attorno a Susan Meachen, scrittrice americana, che ha operato una mossa definita da tanti di marketing e da altrettanti di frode. Ma cos’è successo? Ecco la storia.
Inscena la sua morte e si fa pagare i funerali
Così, annunciata la morte, la ragazza ha invitato tutti i lettori e i fan della scrittrice a comprare l’ultimo libro dell’autrice. I fan, però, si sono superati in un gesto d’amore che, in buona fede, li ha portati a pagare i funerali della scrittrice. Purtroppo per loro, però, era tutto finto. Due anni dopo l’annuncio della scomparsa della Meachen, infatti, quest’ultima si è nuovamente palesata sui social. “Ho pensato di fare una cosa simile almeno un milione di volte e non sono ancora certa sia giusto. So che ci saranno tantissime domande e molti di voi lasceranno il gruppo (Facebook, ndr). Ma la mia famiglia ha fatto quello che ha ritenuto giusto per me e non posso biasimarla. I miei parenti hanno dovuto passare le pene dell’inferno dopo che ho tentato di togliermi la vita senza riuscirci. Ora sono in un buon posto e spero di poter scrivere ancora. Che il divertimento abbia inizio.”.