A Bari chiamare una pizza semplicemente al salame sarà sembrato troppo banale, quasi scontato. Serviva un nome più accattivante, in grado di attirare l’attenzione dei clienti. E allora i titolari di un noto panificio di Conversano, Bari, hanno pensato di chiamarla “pizza dei froci”. La pizza “omofobi” è da anni uno dei prodotti più venduti del negozio pugliese, un successo in termini di marketing che passa attraverso un termine offensivo, simbolo dell’ennesimo sberleffo che la comunità omosessuale è costretta a subire. Dopo che la notizia ha incominciato a circolare, però, dal negozio hanno provato a minimizzare: “È stata una nostra idea, perché avendo i salumi… ci venne l’idea di fare la pizza al salame e di chiamarla così, senza offesa a loro. Molti clienti ce la chiedono scherzando”, ha spiegato la titolare del panificio ai microfoni di Telenorba. Nessun intento offensivo, insomma, solo una trovata pubblicitaria che funziona: la “pizza dei froci” viene sfornata addirittura dal 1999 e sinora nessuno si è indignato. Forse, però, anche questo è un segnale di come, molto spesso, l’omofobia non venga presa sul serio.