In Italia il 10% della popolazione si dichiara LGBT+, il 73% delle persone si è dichiarato favorevole al matrimonio egualitario e il 66%, in aumento del 5% rispetto al 2022, alle adozioni per le coppie LGBT+
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È quanto emerge dal sondaggio Ipsos pubblicato per il Pride Month, condotto in 30 nazioni del mondo e che ha visto coinvolte oltre 22.500 persone di età compresa tra i 16 e 74 anni.
In media, nei 30 Paesi esaminati, il 56% afferma che le coppie dello stesso sesso dovrebbero potersi sposare legalmente, mentre il 16% sostiene che dovrebbero poter ottenere un certo riconoscimento legale ma non sposarsi e solo il 14% afferma che non dovrebbero potersi sposare o ottenere alcun tipo di riconoscimento legale.
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Il sostegno al matrimonio tra persone dello stesso sesso, nei Paesi in cui è legale, varia dal 49% all’80%. Anche se nel nostro Paese non è riconosciuto il matrimonio egualitario, il 61% degli italiani si dice a favore. Il 21% è poi favorevole ad almeno una forma di riconoscimento legale per le coppie dello stesso sesso. Mentre, il 9% si dice totalmente contraria ad ogni tipo di unione.
In tredici dei quindici Paesi in cui Ipsos ha monitorato il sostegno al matrimonio omosessuale dal 2013, questo è cresciuto significativamente fino al 2023. Tuttavia, da allora si è stabilizzato o è diminuito in molti Paesi.
Dei 23 Paesi intervistati sia nel 2022 che quest’anno, l’Italia registra una diminuzione del 2% rispetto al 2021 e nove mostrano un declino di 4 punti o più nella percentuale di chi afferma che le persone dello stesso sesso dovrebbero potersi a sposarsi legalmente (Canada, Germania, Stati Uniti, Messico, Paesi Bassi, Paesi Bassi, Svezia, Gran Bretagna, Brasile e Turchia). Mentre solo Francia e Perù mostrano un aumento di 4 o più punti.