Liza Minnelli, icona del cinema e del teatro, è pronta a condividere la sua storia in un memoir, ancora senza titolo, che vedrà la luce nei primi mesi del 2026.
Ma non solo: la sua autobiografia sarà adattata per il piccolo schermo grazie a una collaborazione con Warner Bros. TV. La 78enne sta scrivendo il libro insieme al suo collaboratore di lunga data, Michael Feinstein, mentre l’adattamento per la TV sarà curato dall’ex agente di Liza, Sam Haskell, fondatore della casa di produzione Magnolia Hill. Il progetto esplorerà, tra gli altri temi, la battaglia di Minnelli contro il disturbo da uso di sostanze (SUD). L’attrice premio Oscar ha ammesso che inizialmente era restia a intraprendere questa sfida, considerando la sua autobiografia un lavoro che avrebbe visto la luce solo dopo la sua scomparsa.
«Non riuscivo a immaginare un collaboratore più adatto per questo progetto così personale», ha dichiarato Minnelli. «Non vedo l’ora di condividere la mia storia con il mondo. La mia convinzione è sempre stata: “Raccontatelo quando non ci sarò più!”».
«Il SUD non riguarda la forza di volontà o il coraggio. È una questione di come il nostro cervello è cablato, di come la genetica influenza la nostra vita e quella delle persone che amiamo… È arrivato il momento di eliminare vergogna e stigma. Ogni giorno della mia vita è dedicato al lavoro di recupero, e sono grata di poterlo raccontare».
La serie non si limiterà alla lotta contro le dipendenze, ma approfondirà anche il contesto familiare di Liza, nata da due leggende dello spettacolo: Judy Garland e Vincente Minnelli. L’impatto della sua infanzia e della sua eredità familiare sarà uno dei temi centrali.
«La storia di Liza è tra le più straordinarie, ispiratrici e indimenticabili della storia dell’intrattenimento», ha affermato Haskell in una dichiarazione. «È un onore avere l’opportunità di portare la sua incredibile vita sullo schermo e sono entusiasta di continuare la nostra lunga amicizia attraverso questa collaborazione».