“Questo è il governo con più omosessuali della storia”. Così Imma Battaglia in testa al corteo del Gay Pride a Roma, ha riassunto lo spirito di questa edizione della manifestazione. Un Gay Pride che quest’anno, inevitabilmente, ha assunto più che in passato un colore di militanza. Innanzitutto perché ricorrono i 50 anni dai moti di Stonewall, riconosciuti come l’atto di nascita del movimento Lgbt.
Ma anche e soprattutto perché a Palazzo Chigi siede un governo che con le sue posizioni sui diritti delle persone omosessuali ha fatto quantomeno discutere.
“Questo esecutivo è pieno di gay ipocriti e nascosti. Pieno zeppo”, denuncia Ila Battaglia al suo primo Pride da sposa con Eva Grimaldi. “Mai come in questo governo – insiste – ci sono stati ministri, sottosegretari e vicecapi di tutto che dovrebbero stare qua e sarebbero più di noi. Voglio sapere perché a me dicono che mi vesto da uomo e a Giulia Buongiorno non lo dice nessuno”.