Il teorema di Margherita di Anna Novion, con Ella Rumpf, Clotilde Courau, Jean-Pierre Darroussin, Julien Frison, Sonia Bonny (durata 112 minuti).
di Ulderico Grancini
La passione per la matematica è l’unica certezza nell’esistenza di Margherita, brillante studentessa in procinto di discutere la tesi. Ma un errore in una dimostrazione in aula la mette in crisi e fa crollare la sua autostima e la forza di volontà che l’aveva sostenuta fino a quel momento. Davanti a lei, senza amici e con una madre che sente lontana, non solo geograficamente, c’è il vuoto. Abbandonata dalla sua ossessione, Margherita si trova a fare i conti con la vita reale e con le altre persone, a partire da una ballerina con cui condivide un appartamento. Scopre anche che la sua mente matematica le può fare guadagnare molti soldi con un gioco, il mah-jong, che diventa una sfida più che una forma (illecita) di mantenimento. Parte da qui il suo riscatto, che la porta a scoprire un mondo che non è fatto solo di formule, ma anche di relazioni, affetti e un sesso non più solo a scopo ”ricreativo”. Dà un volto a Margherita, con i capelli raccolti in un codino, gli occhiali da “secchiona” e uno sguardo timido e poco incline al sorriso, la bravissima Ella Rumpf, che ha appena trionfato ai César Awards 2024, i più prestigiosi riconoscimenti dell’industria cinematografica francese, come Miglior rivelazione femminile. Lieto fine, forse un po’ scontato, ma al termine di un film dalla piacevole visione, nonostante l’overdose di lavagne nere piene di formule matematiche, con le quali la protagonista cerca di arrivare ad affrontare un vero rompicapo per gli scienziati della materia.
La storia:
Il futuro di Margherita (Ella Rumpf), una brillante studentessa di matematica presso la Scuola Normale Superiore, sembra essere già pianificato. È l’unica donna del suo corso, sta per terminare la tesi che dovrà esporre davanti a una schiera di ricercatori. Arrivato il grande giorno, un piccolo errore fa crollare tutte le sue certezze. Margherita decide, quindi, di mollare tutto e ricominciare da capo. Il professor Werner (Jean-Pierre Daroussin), che fino ad allora l’aveva seguita con benevolenza, le impone di collaborare con un altro studente, Lucas (Julien Frison), mentre lei stringe la prima amicizia della sua vita con Noa, che vive per la danza. Dopo anni dedicati solo allo studio, Margherita dovrà imparare a destreggiarsi anche nella vita di relazione per cercare di riscattarsi e arrivare ad affrontare il teorema di Goldbach, considerato irrisolvibile, e forse a scoprire l’amore.
Nelle sale dal 28 marzo.