“Dato che qui siamo tutti bianchi, europei e cristiani, vogliamo mantenere questa situazione e non vogliamo immigrati o omosessuali“. A parlare in questo modo è stato Laszo Toroczkai, sindaco di Asotthalom, ai microfoni della alla Bbc. A far discutere è stata la decisione del sindaco e della sua giunta di vietare, con espliciti cartelli per le strade, la costruzione di moschee o l’uso del velo islamico, insieme a pubbliche manifestazioni della propria omosessualità.
“Asotthalom protegge le proprie tradizioni”, è la frase che accompagna il cartello, messaggio poi ribadito ancora una volta dal primo cittadino alla Bbc, che lo ha intervistato per approfondire la vicenda. “Prima di tutto accogliamo stranieri dall’Europa occidentale. A queste persone non piacerebbe vivere in una società multiculturale. Invece non ci va di attirare musulmani, anche se qualcuno già vive nel nostro villaggio”, ha chiarito Toroczkai. Questo sindaco di estrema destra, populista, anti-immigrati e anti-Europa, che in Ungheria è diventata una realtà politica abbastanza forte, non trova però il consenso di tutti i suoi cittadini: “gli immigrati musulmani che vivono qui sono tranquilli, lavorano e non disturbano nessuno. I bambini giocano a calcio o vanno in piscina – racconta un uomo – alcuni gay vivono in paese ci capita di parlare, sono molto gentili. Poi ciò che fanno a casa loro non ci riguarda. Siamo tutti esseri umani“.