Fare sesso è un po’ come assumere una droga perché agisce sugli stessi circuiti cerebrali attivati da cocaina, caffeina, nicotina e cioccolato. È calmante, antidepressivo, antidolorifico e, almeno in ratti e topi, alleato della memoria.
Però può anche scatenare attacchi di depressione acuta e “mal di vivere” e amnesie transitorie.
E nel maschio, particolare su cui spesso si fa ironia, ha un potere soporifero. Sono questi gli effetti del sesso sul cervello, otto quelli noti al momento, passati in rassegna dal dalla rivista Time.
E mentre si avvicina l’appuntamento con San Valentino, Barry R. Komisaruk, docente di psicologia alla Rutgers University di Newark in New Jersey, spiega: “Capire come l’attività sessuale agisca a livello neurologico può aiutare e far luce anche su altri aspetti di salute. Ma portare avanti questo genere di studi non è la cosa più semplice, quindi la ricerca in questo campo è ancora in fase di sviluppo. Gli scienziati stanno però iniziando a svelare il mistero“.
Ecco, dunque, cosa si sa per ora…
Come una droga
Fare
sesso fa sentire bene, conferma la scienza. È per questo che vogliamo
farlo, che ci piace un sacco e dedichiamo tanto tempo alla “caccia” di
un partner. La sensazione di piacere che un rapporto genera è in gran
parte legata al rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore che attiva
nel cervello i centri della ricompensa ed è coinvolto nella dipendenza
da alcune sostanze o droghe. “Assumere cocaina e fare sesso non dà
esattamente la stessa sensazione – precisa Timothy Fong, docente di
psichiatria alla “David Geffen School of Medicine” dell’Università della
California di Los Angeles – ma le due cose coinvolgono le stesse
regioni cerebrali, così come aree differenti”. E Komisaruk ricorda che
“anche caffeina, nicotina e cioccolato accendono la “centrale
cerebrale” della gratificazione”.
Antidepressivo
no
studio su 300 donne, condotto nel 2002 dall’Università americana di
Albany, ha evidenziato come – al netto di possibili fattori confondenti,
quali vivere un rapporto stabile o assumere contraccettivi orali –
quelle che avevano rapporti sessuali senza utilizzare il preservativo
soffrivano meno di sintomi depressivi rispetto a quelle che usavano il
condom. I ricercatori hanno ipotizzato che varie sostanze contenute nel
liquido seminale, per esempio estrogeni e prostaglandine, abbiano
proprietà antidepressive. Un’informazione che gli scienziati consigliano
di sfruttare solo all’interno di una relazione consolidata. In tutti
gli altri casi meglio non dimenticare il profilattico: “Ci sono altri
modi per migliorare l’umore, ma nessun’altro per evitare malattie
sessualmente trasmesse”, ammoniscono.
Può deprimere
È
antidepressivo, ma può anche scatenare l’effetto opposto. Esiste
infatti una sorta di ‘depressione post-sesso’, in gergo tecnico disforia
postcoitale, sperimentata da circa un terzo delle partecipanti a uno
studio scientifico che riferivano di aver provato una sensazione di
tristezza nel dopo-rapporto. La natura della relazione potrebbe
incidere, ma questa forma di ‘blues’ resta un giallo da chiarire.
Allevia il dolore
Mal
di testa? Il sesso non va evitato, ma fatto. Uno dei più grandi alibi
sotto le coperte crolla se si considera uno studio tedesco in cui il 60%
dei partecipanti che soffrivano di emicrania, e il 30% dei pazienti con
cefalea a grappolo, se avevano un rapporto sessuale durante un attacco
riportavano una remissione totale o parziale del dolore.
Azzera la memoria
Ogni
anno quasi 7 persone su 100 mila sperimentano la cosiddetta “amnesia
globale transitoria”, un’improvvisa e temporanea perdita dei ricordi non
attribuibile a un problema neurologico. Un rapporto sessuale
particolarmente vigoroso, così come stress, dolore, lesioni minori alla
testa, alcune procedure mediche e tuffi nell’acqua bollente o ghiacciata
possono scatenare questa condizione. Per fortuna passa in poco tempo,
senza conseguenze.
Migliora la memoria
Ma la
memoria il sesso può anche migliorarla. O almeno così sembra da studi
condotti sui roditori in laboratorio. Un lavoro del 2010 ha confrontato
ratti ai quali veniva permesso un solo rapporto sessuale con ratti che
facevano “sesso cronico” (una volta al giorno per 14 giorni
consecutivi), e nel secondo gruppo si è osservata la crescita di più
neuroni nell’ippocampo, regione del cervello associata alla memoria. I
risultati sono stati confermati da un’altra ricerca sui topi, ma sono
tutti da verificare nell’uomo.
Azione calmante
ello
stesso studio sui ratti, gli animali che facevano sesso per più giorni
sono risultati meno stressati e questo sembra funzionare anche negli
esseri umani: una ricerca ha dimostrato che appena dopo aver fatto sesso
le persone riescono a rispondere meglio a situazioni di forte tensione
emotiva come parlare in pubblico. L’effetto è collegato alla riduzione
della pressione arteriosa.
Aiuta a dormire
l
sesso, infine, fa venire sonno. Al maschio più che alla donna. Secondo i
ricercatori questo effetto torpore è legato alle conseguenze
dell’eiaculazione sulla corteccia prefrontale, che dopo aver raggiunto
l’acme del piacere sembra ‘spegnersi’. Questo fatto, unito al rilascio
di ossitocina e serotonina, potrebbe spiegare perché l’uomo crolla
esanime dopo un rapporto. Le donne sanno bene che capita e ora potranno
anche capire il perché.