Il presidente ceceno Ramzan Achmadovič Kadyrov ha appena detto di voler “sterminare” gli omosessuali durante il Ramadam. Le persecuzioni in Cecenia ai danni di persone omosessuali torturate, rinchiuse in campi di concentramento e, in alcuni casi, uccise ci riporta in mente agli orribili lager nazisti.
Cecenia:” Oltre 50 morti per le persecuzioni gay. Il responsabile è Putin”
L’odio degli islamisti fanatici verso gli omosessuali da loro definiti: “devianti, contro natura, blasfemi, offensivi verso Allah,ecc…”, è noto da tempo e ormai ben conosciuto dall’opinione pubblica internazionale. Le autorità cecene hanno più volte affermato la non esistenza stessa delle persone LGBT sul proprio territorio, una negazione della dignità umana di una violenza che ha rari precedenti e che nelle ultime ore trova anche la sponda delle autorità russe, alle quali non risultano conferme delle denunce di Novaya Gazeta. Con ogni probabilità l’atteggiamento omofobo e criminale delle autorità cecene è dovuto alle difficoltà interne di controllo di una parte della popolazione islamista che ha fornito migliaia di foreign fighters all’Isis in Iraq e Siria, ma nulla giustifica la ragion di Stato ammesso che questo sia il problema del confuso teatro ceceno.
Occorre ricordare che le cento persone internate in Cecenia sono quasi sempre sole e senza alcun punto di riferimento. Per loro, non esiste focolare o famiglia che li accolga, come avviene per altre comunità discriminate. Proprio in questi giorni un omosessuale russo ha ottenuto dal tribunale di Salerno la “protezione internazionale” in base ad una legge votata dal Parlamento italiano nel 2005 grazie al lavoro del sottoscritto e del senatore Gianpaolo Silvestri dei Verdi, che riuscì a convincere il Senato con una intelligente mediazione che consentì di varare una norma per la quale chi era imputato nel proprio paese per un reato che in Italia non è considerato tale aveva il diritto al permesso di soggiorno e alla protezione internazionale.
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L’appello lanciato in Italia e le manifestazione sotto lo slogan “Noi esistiamo!” assume in queste ore un’importanza fondamentale e una prova per le forze politiche e istituzionali italiane che non possono certo ignorare questi orrori. La campagna di solidarietà e vicinanza con gli omosessuali ceceni sta facendo il giro del mondo sperando che presto tutto questo possa finire.