“Non possiamo che prendere atto, esasperati, che la propaganda del Ministro Fontana prosegue indisturbata”: così Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay, commenta le dichiarazioni del Ministro sull’abolizione della legge Mancino.
“L’attacco odierno all’unica legge che punisce i crimini e le parole d’odio e che realizza lo spirito antifascista della nostra Costituzione, ha dell’eversivo. La legge Mancino non solo non va abolita, ma va da un lato estesa all’omotransfobia, dall’altro resa ancora più efficace e applicata, specie in questi anni in cui si moltiplicano i rigurgiti xenofobi e fascisti, in cui si spara allo straniero e si inviano proiettili perfino via posta elettronica, per intimidire chi dà voce all’antifascismo.”
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“Parlare di abolizione – conclude Piazzoni – vuol dire soffiare sul fuoco del conflitto sociale, legittimare i violenti, aizzarli fino in fondo. Questa incoscienza ci allarma e ci lascia impietriti”.
Cos’è la Legge Mancino?
La Legge Mancino è nata nel 1993 e condanna gesti, azioni e slogan legati all’ideologia nazifascista, aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione per motivi razziali, etnici, religiosi o nazionali. La Legge punisce anche l’utilizzo di simbologie legate a suddetti movimenti politici.