Il governo Meloni ha appena nominato Massimo Gandolfini – il padre del Family Day e della battaglia contro il Gender – consulente per il Dipartimento per le politiche antidroga.
Per capirci, Gandolfini, neocatecumeno, è quello che accomuna gender e pedofilia. È contro: matrimoni gay, diritti civili, eutanasia, “utero in affitto”… È uno che parla di “Diavolo che sconvolge le menti dei bambini per creare una società confusa e manipolabile…”.
Queste invece le sue posizioni sulle droghe. Diciamo che hanno chiamato lui perché quelli di Forza Nuova erano un po’ troppo a sinistra.. Auguri a noi. “Innanzitutto va detto a chiare lettere che in ambito scientifico tossicologico non esiste la distinzione fra droghe ‘leggere’ e droghe ‘pesanti’. Tutte le droghe usate a scopo ‘ricreativo’ sono sostanze nocive, tossiche ed il loro uso deve essere contrastato sia sul piano informativo/culturale, sia su quello della repressione ad opera delle forze dell’ordine”.
Cosa dovrebbe fare il governo per fermare questo fenomeno?
“In questo senso l’opera del Governo e del Parlamento è di produrre ‘antidoti’ di carattere legislativo e giuridico per contrastare fermamente l’utilizzo di ogni tipo di droga, senza eccezioni. In senso pericolosamente contrario va – purtroppo – la proposta di legge per la commercializzazione libera della cosiddetta cannabis light. La cannabis – è bene ribadirlo – è una sostanza tossica ‘nootropa’ cioè che agisce sul sistema nervoso centrale, danneggiandolo anche molto gravemente. Non solo: essa apre la porta ai meccanismi di ‘dipendenza’ che spingono il consumatore ad un utilizzo sempre maggiore, portandolo anche a ricercare droghe ancora più tossiche, come cocaina, eroina, ketamina e altre droghe ‘sintetiche’. Sentiamo spesso dare come giustificazione alla liberalizzazione della cannabis l’argomento del contrasto al mercato nero illegale. Girano affermazioni del tipo che la commercializzazione sotto il controllo dello Stato (monopolio statale) cesserebbe il controllo criminale delle mafie. Mi permetto di dire che è una “pia illusione”.