Intervista bomba a La Zanzara su Radio 24 di Samir Chalhy fratello di Malika, la ragazza ventiduenne di Castelfiorentino cacciata di casa perché lesbica.
Samir smentisce tutto quello che è stato detto finora e attacca la sorella: “Ha sputtanato la famiglia davanti a tutta la nazione per quattro note audio, non voglio rivederla”.
“Non la voglio più vedere perché è un’infame, non perché è lesbica” e continua: “La raccolta fondi l’ha organizzata lei prima di mettere il video, ha fatto tutto per soldi. Ha tradito la famiglia per denaro. Minacciata da mamma? Ma che dite? E’ uno sfogo di cinque secondi, mia madre non l’avrebbe mai toccata, non le avrebbe fatto niente, in 22 anni le abbiamo fatto solo del bene”.
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“Due giorni dopo il coming out ha chiamato le Iene e le portate sul posto di lavoro di mio padre, ha messo benzina sul fuoco, non ha dato tempo ai miei genitori di assimilare la cosa. Io non approvo, sarei stato più contento se fosse arrivata a casa con un ragazzo. Non è una dittatura. Ma le ho scritto: ti appoggio in ogni scelta, in ogni cosa”, continua Sam a La Zanzara.
Poi aggiunge: “Sono libero di pensare e dire a mia sorella: non approvo, essere lesbica sarà una vita più tortuosa. Mia madre ha reagito male, quelle cose non si dicono, ma non l’avrebbe mai toccata. Certe cose si dicono anche per fare del male. Tagliare la gola? L’ho detto a Malika quando ha minacciato di venire a casa coi carabinieri e gli avvocati. Allora ho risposto: venite e vi taglio la gola, ma sono conversazioni tra fratello e sorella”.
“Ho sempre detto e scritto a mia sorella che ero il suo bastone, che poteva contare su di me. Diffondere gli audio è la cosa più orribile che si possa fare” “Nessuno l’ha cacciata perché lesbica, è uscita una mattina per andare a lavorare e non è più tornata, ha cavalcato l’onda delle note audio di mia madre per raccogliere soldi. Non sono omofobo, stanno istigando all’odio contro di noi. I miei non l’hanno mai cacciata di casa, è una balla che ha detto lei”.
“Mia madre spesso mi ha detto: come ti ho fatto ti disfò, come ti ho fatto ti disfò. E’ fatta così, ma non le avrebbe mai fatto nulla. Ha cavalcato le note audio di mia madre per intenerire la gente, è una furba, una viscida. Ma l’ha spiazzata su Italia 1 per farla infamare da un popolo intero. Non abbiamo nulla contro il fatto che è lesbica, puoi dirlo forte, ci siamo rimasti male, ma le cose sarebbero andate come per le altre lesbiche o gay, sarebbero andate bene. Ma uno non va via da casa, non chiama i carabinieri, le telecamere, aggrappandosi a quattro note audio. Noi islamici? Macchè, mangiamo anche i morti, la religione non c’entra nulla. manco mio padre è islamico”.
“Per me è normale se lei è lesbica, è chiaro che ci vuole tempo per accettarlo. Se portava un ragazzo a casa ero contento al cento per cento. Amore? Si è seduta sulla panchina con questa ragazzina, si sono guardate e le ha detto: sono innamorata di te. L’amore è altro. Stanno istigando all’odio dandoci degli omofobi. Lesbica? Due anni fa ha conosciuto un ragazzo e dopo dieci giorni voleva lasciare lavoro e famiglia. E’ fatta così. Siamo talmente violenti che mio padre dopo la tv si è sentito male, è svenuto. L’omofobia non c’entra nulla, il problema è una ragazza che registra la voce della mamma e la mette in diretta nazionale”.
“Le denunce? Non mi importa, so quello che ho fatto e quello che ho detto. Malika ha voluto speculare su questa cosa qui, voglio vedere quanto darà in beneficenza. A casa non ha mai tirato fuori un euro, servita e riverita, la conosco bene la mia sorella. Ha sputtanato i miei genitori in tutta Italia per quattro messaggi“.